IL VIAGGIO PIU\' LUNGO E\' QUELLO INTERIORE
Diogene diceva, avventurandosi per strada con una lampada:
“cerco l’uomo”.
Quindi, questa affermazione voleva chiarire un concetto che riguardava qualcosa di esterno a se stesso, ovvero incontrare l’umanità, conoscerla e comprenderla.
Cartesio dice: “penso quindi esisto”, lasciando intendere l’acquisizione di una consapevolezza che sta tutta nel comprendere a livello razionale il senso della propria umanità.
Riconoscersi, distinguendosi da tutto quanto sta intorno sapendo delineare la propria personalità, ecco il senso di essere e di esistere.
Ma forse è Socrate che ci può venire meglio in aiuto. Il suo metodo maieutico, ossia di levatrice, stimola a guardarci dentro e scoprire l’essenza del nostro IO interiore.
Si, ci siamo, forse è questo il percorso, ovvero l’introspezione, l’analisi e la comprensione di se stessi. Direi usando un eufemismo, arte molto difficile.
Quante volte di fronte ad una situazione che ci è parsa “strana” abbiamo detto, forse sbrigativamente: “…ma quello ha perso la testa….”, immaginando che quanto fatto non rientrava nei nostri schemi, nei nostri parametri di comprensione.
Ma come sono nati questi parametri? Alcuni, se è vera la filosofia che alla nostra nascita ci portiamo con noi qualcosa di non nostro ma che appartiene a chi ci ha generato, ce li troviamo già.
Poi le nostre esperienze cominciano ad arricchire il nostro modo di pensare, analizzare selezionare e cosi, pian piano formiamo la nostra identità.
L’esercizio più difficile e impegnativo è sempre quello di osservare il mondo esterno e confrontarlo con i nostri “parametri” per verificare affinità, distanze, conflitti ed esprimere un giudizio che può essere provvisorio o definitivo, almeno cosi noi pensiamo che sia.
Aristotele e Kant con segno diverso, hanno scritto molto su questi aspetti, immaginando quanto fosse vasta e complessa la conoscenza del nostro IO interiore e poi giungere ad una conclusione, ovvero ad un giudizio.
Quante volte siamo colti da malinconia, oppure dall'esigenza di raccoglierci in noi stessi. Quante volte abbiamo detto: “devo ritrovare me stesso”. Eppure non ci siamo persi, ma quella apparente confusione significa che ci stiamo modificando, che i nostri “vecchi” riferimenti mentali non sono più sufficienti, non rispondono più COMPLETAMENTE alle nostre esigenze.
Allora il momento di riflessione ci porta ad indagare su noi stessi, forse a riposizionarci rispetto ai nostri obiettivi, prospettive, desideri, a sensibilità che sono apparse e che ancora non comprendiamo completamente.
Quell'ansia che ci assale, positiva se di breve durata e rimane tale, è il segnale di quella voglia di riprendere il cammino, di guardare avanti, timorosi dell’oscurità e alla ricerca di qualche spiraglio di luce che ci illumini e ci rassicuri.
L’aspetto negativo, ma che qui non ci interessa, è il permanere nello stato di prostrazione profonda e di buio quasi perenne.
La positività impone che il “travaglio interiore” di socratica memoria, partorisca una persona nuova, più consapevole e pronta a continuare la strada della vita.
Non sempre troveremo strade ampie e lastricate, spesso ci troveremo dentro sentieri scuri e solitari, magari avendo deviato dal percorso principale.
Potrà capitare, tutto avrà un senso se sapremo seguire quel percorso indicato da quella magica bussola che si chiama “mente e cuore” e sapremo leggere quell'ago che punta verso la nostra serenità interiore, all'interno della quale il viaggio sarà sempre difficile, lungo, a volte aspro, ma che saprà sempre farci RICONOSCERE NOI STESSI nella nostra identità e voglia di amore profondo per la vita, gli altri e soprattutto noi stessi.
“cerco l’uomo”.
Quindi, questa affermazione voleva chiarire un concetto che riguardava qualcosa di esterno a se stesso, ovvero incontrare l’umanità, conoscerla e comprenderla.
Cartesio dice: “penso quindi esisto”, lasciando intendere l’acquisizione di una consapevolezza che sta tutta nel comprendere a livello razionale il senso della propria umanità.
Riconoscersi, distinguendosi da tutto quanto sta intorno sapendo delineare la propria personalità, ecco il senso di essere e di esistere.
Ma forse è Socrate che ci può venire meglio in aiuto. Il suo metodo maieutico, ossia di levatrice, stimola a guardarci dentro e scoprire l’essenza del nostro IO interiore.
Si, ci siamo, forse è questo il percorso, ovvero l’introspezione, l’analisi e la comprensione di se stessi. Direi usando un eufemismo, arte molto difficile.
Quante volte di fronte ad una situazione che ci è parsa “strana” abbiamo detto, forse sbrigativamente: “…ma quello ha perso la testa….”, immaginando che quanto fatto non rientrava nei nostri schemi, nei nostri parametri di comprensione.
Ma come sono nati questi parametri? Alcuni, se è vera la filosofia che alla nostra nascita ci portiamo con noi qualcosa di non nostro ma che appartiene a chi ci ha generato, ce li troviamo già.
Poi le nostre esperienze cominciano ad arricchire il nostro modo di pensare, analizzare selezionare e cosi, pian piano formiamo la nostra identità.
L’esercizio più difficile e impegnativo è sempre quello di osservare il mondo esterno e confrontarlo con i nostri “parametri” per verificare affinità, distanze, conflitti ed esprimere un giudizio che può essere provvisorio o definitivo, almeno cosi noi pensiamo che sia.
Aristotele e Kant con segno diverso, hanno scritto molto su questi aspetti, immaginando quanto fosse vasta e complessa la conoscenza del nostro IO interiore e poi giungere ad una conclusione, ovvero ad un giudizio.
Quante volte siamo colti da malinconia, oppure dall'esigenza di raccoglierci in noi stessi. Quante volte abbiamo detto: “devo ritrovare me stesso”. Eppure non ci siamo persi, ma quella apparente confusione significa che ci stiamo modificando, che i nostri “vecchi” riferimenti mentali non sono più sufficienti, non rispondono più COMPLETAMENTE alle nostre esigenze.
Allora il momento di riflessione ci porta ad indagare su noi stessi, forse a riposizionarci rispetto ai nostri obiettivi, prospettive, desideri, a sensibilità che sono apparse e che ancora non comprendiamo completamente.
Quell'ansia che ci assale, positiva se di breve durata e rimane tale, è il segnale di quella voglia di riprendere il cammino, di guardare avanti, timorosi dell’oscurità e alla ricerca di qualche spiraglio di luce che ci illumini e ci rassicuri.
L’aspetto negativo, ma che qui non ci interessa, è il permanere nello stato di prostrazione profonda e di buio quasi perenne.
La positività impone che il “travaglio interiore” di socratica memoria, partorisca una persona nuova, più consapevole e pronta a continuare la strada della vita.
Non sempre troveremo strade ampie e lastricate, spesso ci troveremo dentro sentieri scuri e solitari, magari avendo deviato dal percorso principale.
Potrà capitare, tutto avrà un senso se sapremo seguire quel percorso indicato da quella magica bussola che si chiama “mente e cuore” e sapremo leggere quell'ago che punta verso la nostra serenità interiore, all'interno della quale il viaggio sarà sempre difficile, lungo, a volte aspro, ma che saprà sempre farci RICONOSCERE NOI STESSI nella nostra identità e voglia di amore profondo per la vita, gli altri e soprattutto noi stessi.
Racconto scritto il 05/04/2017 - 19:15
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Commenti
Interessanti le tue riflessioni e con delle considerazioni finali che ritengo essere una spinta a vivere la vita appieno,accettando i cambiamenti inevitabili che ci possono essere.Siamo esseri in continua evoluzione già... molto bravo nell'esporre i tuoi pensieri e soprattutto preparato...onorata di essere compagna di squadra...ciao
Anna Rossi 08/04/2017 - 03:39
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GRAZIE MIMMI concordo siamo nati nella verità e si continua ogni giorno a diffondere menzogne...vero.
ALFONSO BORDONARO 07/04/2017 - 19:08
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Una bella " riflessione che induce a riflettere"!
Credo che una buona dose di autostima sia alla base di un ottimo rapporto con se stessi e, di conseguenza, con gli altri.
" Siamo nati nella verità, ma siamo cresciuti nelle menzogne" dicevano i Toltechi...
Fare del proprio meglio in ogni situazione è un primo passo per raggiungere la felicità...
Credo che una buona dose di autostima sia alla base di un ottimo rapporto con se stessi e, di conseguenza, con gli altri.
" Siamo nati nella verità, ma siamo cresciuti nelle menzogne" dicevano i Toltechi...
Fare del proprio meglio in ogni situazione è un primo passo per raggiungere la felicità...
Mimmi Due 07/04/2017 - 12:57
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GRAZIE FRANCESCO GENTILE a volte mi capita di riflettere su alcune questioni e desidero condividerle con amici per un confronto di idee pacato e sereno.
Grazie ancora.
Grazie ancora.
ALFONSO BORDONARO 07/04/2017 - 09:26
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Una narrazione davvero coinvolgente.. Le tue riflessioni, profonde, sono un bel viaggio nella conoscenza.. Uno stimolo per la più profonda e intima spiritulità.. che condivido appieno. Complimenti
Francesco Gentile 07/04/2017 - 08:37
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GRAZIE FRANCESCO SCOLARO per il tuo commento. Mi piaceva riflettere su un tema così interessante e condividerlo con tutti voi cari amici e amiche.
Grazie ancora.
Grazie ancora.
ALFONSO BORDONARO 06/04/2017 - 12:03
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GRAZIE GIULIA si è scritto molto sul tema, ma a me piaceva fare una piccola riflessione rapportata alla mia dimensione intellettiva. Solo una riflessione che potesse essere, come dici tu, uno spunto per riflettere ogni tanto sulla nostra esistenza e anche il tuo commento mi ha aiutato.
Grazie.
Grazie.
ALFONSO BORDONARO 06/04/2017 - 11:59
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GRAZIE ROCCO MICHELE condivido il tuo pensiero l'orizzonte è vasto, ma dobbiamo avere idee chiare sul percorso da intraprendere e perseguirlo con determinazione e saggezza interiore.
ALFONSO BORDONARO 06/04/2017 - 11:56
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GRAZIE TERESA ti ringrazio molto per la tua riflessione che mi trova concorde nel constatare che il mondo cambia e quindi anche noi cambiamo e dobbiamo modificare il modo di pensare e riflettere. E' vero che siamo una piccola parte nell'universo, ma siamo esseri viventi e pensanti che devono dare una prospettiva al loro essere e un obiettivo finale che tu hai citato.
ALFONSO BORDONARO 06/04/2017 - 11:54
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Un grande viaggio interiore alla scoperta dell'io trattato in modo mirabile in una cronologia ed efficace menzione dei grandi pensatori del pasato che mi ha affascinato e fatto riflettere. I miei complimenti, ciao
Francesco Scolaro 06/04/2017 - 09:56
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Ottimi spunti di riflessione. L'argomento meriterebbe pagine e pagine e pagine di trattazione ma certamente in un racconto non è possibile approfondire. Le tue considerazioni possono comunque indurci ad un approfondimento.
Giulia Bellucci 06/04/2017 - 07:59
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UNA LEZIONE TENUTA CON MAESTRIA... CHIARAMENTE ESPOSTA... PER INSEGNARCI... PER PORTARCI A CAPIRE... "IL CIO" MALDESTRO CHE CI PERSEGUITA... CI IMPRIGIONA IN LABIRINTO SENZA ALCUNA USCITA...
DEL NOSTRO VIVERE? SOLO TENTATIVI INUTILI DI SOPRAVVIVENZA! SE NON USASSIMO LA BUSSOLA DELLA MENTE E DEL CUORE PER ORIENTARCI PORTANDO SOAVI SENTIMENTI.
UNA MENZIONE D'ONORE PER QUANTO DI SUBLIME HAI FIRMATO.
LIETA GIORNATA, ALFONSO.
*****
DEL NOSTRO VIVERE? SOLO TENTATIVI INUTILI DI SOPRAVVIVENZA! SE NON USASSIMO LA BUSSOLA DELLA MENTE E DEL CUORE PER ORIENTARCI PORTANDO SOAVI SENTIMENTI.
UNA MENZIONE D'ONORE PER QUANTO DI SUBLIME HAI FIRMATO.
LIETA GIORNATA, ALFONSO.
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Rocco Michele LETTINI 06/04/2017 - 05:00
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Nella vita si é esploratori, si cercano albe e tramonti, si cerca un sorriso,ogni cosa che arricchisca ka nistra anima.Si cercano nuovi stimoli, che ci permettano di guardare il mondo da un altro profilo.Ogni rsperienza arricchisce l'anima.Così k'uomo, in contesti differenti,continua la sua ricerca della felicità,la ricerca del proprio io.E la felucità é ib noi stessi,nel nostro profondo io,decantato e ricercato dai filosofi in midi differenti.Ma sono i tempi, che cambiano, perció cambia ka ricerca.Allora é lecito dire, da uomo della nostra epoca,-Io soni, io esisto, come infinitesima parte dell'universo.
Facciamo parte del Disegno di Dio.
E ka ricerca interiore, divrebbe portare alla pace dell'anima.
Facciamo parte del Disegno di Dio.
E ka ricerca interiore, divrebbe portare alla pace dell'anima.
Bravo tu, nelle argomentazioni.Ma ka ricerca sarà eterna, non puó fermarsi a Kant, Ficht, Shelling, Liebniz...
Tutti hanno ragione, ma l'argomento riguarda ognuno di noi nel nostro piccolo, e la ricerca dell'io non avrà fine.interiore
Teresa Peluso 06/04/2017 - 01:13
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GRAZIE MIRELLA spesso siamo spaventati dagli uomini eterni e così non facciamo nemmeno il primo gradino per salire quella difficile scala della conoscenza.
Ma si può partire e gradino dopo gradino scoprirai il fascino della conoscenza e il mondo oscuro di te diverrà sempre più piccolo. Grazie ancora per i tuoi commenti.
Ma si può partire e gradino dopo gradino scoprirai il fascino della conoscenza e il mondo oscuro di te diverrà sempre più piccolo. Grazie ancora per i tuoi commenti.
ALFONSO BORDONARO 06/04/2017 - 00:06
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GRAZIE ANNA a volte riflettere aiuta, dedichiamo cosi poco tempo a conoscere noi stessi.
ALFONSO BORDONARO 06/04/2017 - 00:02
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GRAZIE SILDOM pr la tua pazienza e per il tuo apprezzamento.
ALFONSO BORDONARO 06/04/2017 - 00:01
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GRAZIE LAISA, il non essere ottimisti è uno stato dell'essere, ma della parte sinistra del cervello quella razionale. Bisogna stimolare di più la parte creativa del cervello la parola ENTUSIASMO deriva dal greco antico
«EN-THEOS-SIASMOS che significa in collegamento col Dio spirituale, non quello religioso, ma con la parte spirituale di noi stessi.
Allora cambiare si può se si CREDE DI PIU' a se stessi.
«EN-THEOS-SIASMOS che significa in collegamento col Dio spirituale, non quello religioso, ma con la parte spirituale di noi stessi.
Allora cambiare si può se si CREDE DI PIU' a se stessi.
ALFONSO BORDONARO 06/04/2017 - 00:00
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GRAZIE GIANCARLO, sai fingere molto bene, ma non sei convincente !!
ALFONSO BORDONARO 05/04/2017 - 23:56
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ALFONSO...non leggo mai scritture molto lunghe, ma il tuo non è un racconto ma una lezione di vita, anche di più, ci insegni come trovare la consapevolezza dell'essere. Non tutti sanno nuotare nell'oceano profondo del nostro interiore, spesso rimangono in superfice non fanno analisi introspettive per capire se stessi. Mente -cuore non vanno mai daccordo i filosofi che hai citato Socrate, Diogene Cartesio loro sapevano cosa l'uomo nasconde l'analisi interiore erano in grado di farla a loro stessi e persino agli altri ecco perche la storia li ha resi eterni.Si potrebbe parlare all'infinito, tu lo sai fare bene ed è un piacere leggerti. Il mio non è un commento non lo potrei fare sono scarsa di argomenti specifici è solo un pensiero che con piacere è rientrato nei caratteri a disposizione. Ciao ne aspetto altri di racconti di questo tipo e spessore.Superfluo dirti che sei bravissimo.
mirella narducci 05/04/2017 - 23:40
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Mi sono immersa in questa tua riflessione, questo viaggio che dura tutta la vita e che ci porta a fare considerazioni sul perchè della nostra esistenza... Chapeau!!!e tante *******
ANNA BAGLIONI 05/04/2017 - 21:57
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Stupendo!
Sildom Minunni 05/04/2017 - 21:51
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woooowwwww e ancora woooowwwww
incredibile
una riflessione articolata che condivido ed apprezzo...
mi hai costretta a ragionare e di questo ti ringrazio
una sola piccola considerazione
la positività è una caratteristica
l'essere ottimisti nn è una prerogativa di tutti
quindi, il risollevarsi da uno stato di prostrazione è anche genetica
complimenti, mi inchino...
incredibile
una riflessione articolata che condivido ed apprezzo...
mi hai costretta a ragionare e di questo ti ringrazio
una sola piccola considerazione
la positività è una caratteristica
l'essere ottimisti nn è una prerogativa di tutti
quindi, il risollevarsi da uno stato di prostrazione è anche genetica
complimenti, mi inchino...
laisa azzurra 05/04/2017 - 21:26
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BE UNA RIFLESSIONE FATTA DA TE NON MI SORPRENDE SEI UN UOMO MOLTO ACUTO COMUNQUE PER ME MISERO UOMO è PIACIUTO 5*
GIANCARLO POETA DELL'AMORE 05/04/2017 - 20:29
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GRAZIE ILARIA spero di aver soddisfatto le tue aspettative.
ALFONSO BORDONARO 05/04/2017 - 19:48
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Una acuta, dettagliata, profonda riflessione sull'esistenza, sul mettersi in discussione sempre per poter migliorare e giungere ad un equilibrio tra mente e cuore....un equilibrio che spesso sembra irraggiungibile, quasi impossibile. Mi è piaciuto molto leggere le tue riflessioni a proposito! Grazie
Ilaria Romiti 05/04/2017 - 19:47
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