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Piccola Atene

Leonardo Sciascia era solito passeggiare lungo il corso principale di Caltanissetta, soffermandosi a gustare la pasta di mandorle e i taralli all'interno del caffè Romano. Poco distante c'era la sede della casa editrice di Salvatore Sciascia, uno dei luoghi della cultura italiana del Novecento. Malgrado l'omonimia, il grande scrittore non era neanche lontanamente imparentato con l'editore, ma si son trovati a collaborare per puro caso. Nell'istituto magistrale frequentato da Leonardo Sciascia insegnava un altro grande della letteratura, Vitaliano Brancati.


Quel giorno il caso mi portò nei pressi del vecchio istituto magistrale, la chiesa era chiusa, i gradini consumati dal tempo. Caltanissetta era chiamata "la piccola Atene", i fantasmi dei grandi letterati che hanno fatto grande la mia piccola città, avrebbero voluto che questa terra non fosse collassata su se stessa, come è accaduto. Eppure, qualcosa rimane di quel ch'è stato. Lo sento e forse, probabilmente, lo sentiranno tutti questi immigrati, tutti questi profughi che giornalmente ridono, scherzano, cazzeggiano sulle sue vie antiche e decadenti.


Il bar dove Sciascia si soffermava a gustare i dolci più buoni dell'isola non esiste più e neanche la sede della casa editrice, la "piccola Atene" affonda nella disoccupazione e nel degrado, oggi più che mai è importante ricordare che la cultura ha sempre bisogno di nuovi stimoli, di nuovi uomini, di nuova linfa. Vorrei vivere in quel passato per poter respirare l'aria del rinnovamento, perchè il futuro è già arrivato. Affacciato ad uno dei balconi delabré del corso principale, Leonardo Sciascia sembra strizzare l'occhio a questa città che ormai è come una zattera alla deriva. La sua figura in bianco e nero, piccola ma ben delineata, trasmette anche un senso di speranza mai sopito, la certezza che il nostro tempo non andrà mai perduto finchè il ricordo e la curiosità avranno ancora voce in capitolo.




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Racconto scritto il 05/05/2017 - 07:39
Da Vincent Corbo
Letta n.1187 volte.
Voto:
su 2 votanti


Commenti


Hai elevato degnamente un personaggio della storia letteraria italiana.
Il mio elogio e il mio lieto meriggio.
*****

Rocco Michele LETTINI 05/05/2017 - 15:55

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Bello, di tanto in tanto, ricordare coloro che hanno fatto grande l'Italia.

Teresa Peluso 05/05/2017 - 15:00

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Bello ricordare Sciascia e i suoi luoghi, emerge il contrasto tra questi giganti e la minuteria dei ns tempi. Un saluto

anto taglia 05/05/2017 - 09:55

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