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LA QUIETE DOPO LA TEMPESTA

LA QUIETE DOPO LA TEMPESTA
La spiaggia era deserta, e il vento increspava il mare. Le onde erano alte e spumose, ma l'aiutavano a riflettere. Aveva legato i suoi capelli in una coda, e sembrava ancora più giovane, lo sguardo era perso oltre l'orizzonte.
Ripensava a quanto era accaduto quella mattina. Il cielo plumbeo, rifletteva il suo stato d'animo. La mente tornava indietro, e con coscienziosa, precisione esaminava, ogni singolo avvenimento. Ogni gesto, ogni parola, erano impresse nella sua mente, e le si affacciavano alla memoria, sotto forma di nitidi fotogrammi, quasi stesse assistendo ad un film. Ogni parola, era peggio di una pugnalata. Aveva detto cose, odiose, e ne aveva udite altrettante. Per quale diamine di motivo, avevano litigato? Oh, il motivo lo sapeva, ed era tanto stupido, che quasi ci avrebbe riso su, ma non ci riusciva, perché a sfuggirle, non era il motivo del litigio, in sé, ma il motivo, per cui il loro amore, perché si amavano, questo lei lo sapeva per certo, non era stato sufficiente ad evitare la lite. Tremò un poco. Il vento era freddo, sulla pelle. Lui le mancava, chissà cosa stava facendo in quel momento...eppure la collera non era ancora scemata. Dentro di sé sentiva mille emozioni contrastanti che le si agitavano in petto, proprio come le onde si infrangevano sugli scogli. Chiuse gli occhi, che ormai erano lucidi, e respirò l'aria di salsedine. A poco a poco, l'aria di mare le entrò nei polmoni, e si portò via, i suoi cattivi pensieri. Passeggiava sulla spiaggia continuando a guardare il mare. Era stanca, ma si sentiva meglio. Il bagliore rossastro del tramonto, aveva aperto uno squarcio tra le nuvole, che a poco a poco si andavano dipanando insieme ai suoi tormenti.
Tornò sui suoi passi, decisa ad andare a casa, magari avrebbero potuto chiarirsi, magari...aveva appena, finito di formulare questo pensiero, quando lo vide. Era bellissimo, e terribilmente sicuro di sé. Nulla nel suo sguardo lasciava trasparire cosa stesse pensando, era sempre così enigmatico e sfuggente, al contrario di lei che era un libro aperto. Aveva i capelli arruffati, e gli occhi attenti, quasi volesse leggerle dentro. Non sapeva cosa pensare, o cosa dire, una parte di lei, avrebbe voluto corrergli incontro, l'altra. Rimanere impassibile e lasciare che fosse lui a fare la prima mossa, se voleva. Chissà quale fosse la scelta migliore, ma c'era poi una scelta migliore? Il suo cuore stava facendo salti mortali, costretto in un labirinto di emozioni contrastanti. Chiuse gli occhi. Doveva schiarire i suoi pensieri. Non lo vide avvicinarsi. Quando alzò lo sguardo era tra le sue braccia. Le loro bocche vicinissime si scambiavano il respiro. Avrebbe voluto parlargli, ma c'era poi bisogno di parlare? Il loro sguardi stavano scambiandosi un messaggio, preciso. Lasciò che l'abbraccio si facesse più profondo e che le loro labbra si sfiorassero. Presto il loro bacio divenne appassionato e il fuoco divampò tra loro.
Caddero sulla sabbia, in un groviglio di vesti, baci e carezze. Sospiri e risate riempivano l'aria, mentre, piano, il sole si spegneva nell'orizzonte e la luna, saliva nel cielo con le sue stelle, loro, stretti l'uno all'altra facevano l'amore alle porte della sera.



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Racconto scritto il 14/05/2017 - 10:54
Da Marirosa Tomaselli
Letta n.1300 volte.
Voto:
su 4 votanti


Commenti


In conclusione ti elogio con un ennesimo bravissima, e ti ringrazio per aver letto il mio 'Porco mondo! e ho provveduto a inserire una risposta generica.
Un giorno appena troveró la mia 'quiete' dal punto di vista tempo libero, mi siedo a tavolino e con il chiaro intento di leggere tutti i tuoi racconti o poesie che mi rimangono da leggere.
Allo stato attuale purtroppo il tempo libero é un eufemismo e difatti al tal proposito ho letto questo tuo bel racconto dopo la mezzanotte. Pazienza..

Giuseppe Scilipoti 25/05/2017 - 00:30

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Citando il titolo del tuo racconto:
'La quiete prima della tempesta' é poi di nuovo...la quiete, grazie al fatto che il loro VERO amore ha rabbonito i loro animi
buttando nel water il loro orgoglio.
Fosse sempre così...a vincere sempre dovrebbe essere sempre l'amore ma come ben sappiamo non é sempre così...nel peggiore dei casi ci si butta altra benzina sul fuoco.
Che bello che i protagonisti di questo racconto si ritrovano...lasciando da parte ira, rancore, e dispiaceri.

Giuseppe Scilipoti 25/05/2017 - 00:25

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Cinque stelle d'oro di mare per questo tuo meraviglioso racconto che si impernia sul sentimentalismo puro e con un azzeccata ambientazione che fa da cornice a questa bella storia.
La protagonista si lascia travolgere come le onde del mare dal momentaneo status conflittuale solitario causato da un acceso litigio con il insostituibile amato per poi nel finale i due si ritrovano e 'inondarsi' d'amore. Un litigio...a lieto fine.

Giuseppe Scilipoti 25/05/2017 - 00:19

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Bellissimo questo crescendo di emozioni che va a pari passo con le onde del mare! Il mare che ascolta, aiuta, avvolge il destino d'amore dei personaggi. Molto sentito.

Patrizia Bortolini 15/05/2017 - 12:17

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Un racconto emozionante e coinvolgente...l'amore vince e dimentica tutto ciò che c'è da dimenticare! 5*

Ilaria Romiti 14/05/2017 - 17:43

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Sei bravissima come sempre, hai descritto in modo mirabile lo stato d'animo così contrastante della protagonista, facendo risaltare tutte le sfaccettature. Piaciuto tantissimo. CIAO

Anna Rossi 14/05/2017 - 16:31

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