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Il peso del perdono al sol si scolorò

Ciao, oggi sono triste perché mi sento di fronte ad un bivio...ho chiesto finalmente a lui di scegliere se stare con me dimenticando il male che gli ho fatto o se voltare pagina dimenticando me e il mio grave errore. Cara amica, io non so come mai ho sbagliato cosi, non so come mai la vita mi ha portata a questo punto, so solo che mi faccio schifo da sola. Il fatto sta che voglio che lui stia bene. Non voglio che soffra per me. Non me lo merito un uomo cosi, che possa davvero perdonarmi questo e dopo starsene tranquillo mentre io sto in giro per il mondo pieno di uomini in calore, come pensano tutti e come in parte succede molto spesso. Io da parte mia so che lo amo molto, che la mia vita non ha più colore senza di lui, che il sole non splenderà più per me, che sarò davvero sola e abbandonata a me stessa. Ma quando abbiamo torto, dobbiamo stare zitti e subire. Non possiamo ribellarci di fronte ai nostri errori. Possiamo ribellarci dinanzi all'amore che di questi giorni è raro e andrebbe preservato, ma non sempre un amore malato e pieno di sofferenza e di errori si può recuperare. Lui merita una donna bella, aperta, allegra, che lo ami e che sia forte dinanzi ad altri istinti che subentrano in situazioni limite. Con questo non voglio mica scusare la mia leggerezza, ma vorrei che trovasse una donna che lo aspetti ogni volta che torna, che vada a casa sua e si faccia i selfie con sua madre, che sia allegra e in vena di scherzare e tirarlo su con la vita. Alla fine quando l'ho conosciuto uscivo da una storia cosi. La mia soddisfazione sarà di aver preparato degli uomini per l'incontro con le donne della loro vita. È molto doloroso ciò che sto dicendo, ma sicuramente più dolore prova lui adesso, che è combattuto, che vorrebbe amarmi con tutto se stesso, ma non può, perché ho profanato il mio corpo ed il nostro amore e ogni ricordo e pensiero di altre mani sul mio corpo lo fa soffrire e così come lui stesso mi ha detto si sveglia la notte dai peggiori incubi. Allora io mi faccio da parte, lascio che le tenebre della solitudine avvolgano me, la colpevole di tutto, e che gli occhi di lui incontrino la vita, la gioia, un altro profumo, un'altra speranza di essere amato. Perché io, una stupida e sciocca, non sono riuscita a dimostrare il mio amore.



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Racconto scritto il 14/06/2017 - 00:26
Da Lorena Aurelia Serban
Letta n.1174 volte.
Voto:
su 1 votanti


Commenti


Purtroppo ho esaurito tutte le "trappole". Lo scopo,di questo racconto è far intendere che non tutto si può perdonare...è la triste presa di coscienza della scrittrice.

Lorena Aurelia Serban 14/06/2017 - 13:07

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Lorena dagli amore vedrai dedicagli una bella poesia fagli gli occhi dolci noi omini cadiamo in queste vostre trappole

GIANCARLO "LUPO" POETA DELL 14/06/2017 - 12:54

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