Se vuoi entrare nella mia vita non farlo a passo spedito, ritmando i tuoi passi a mo' di fanfarone che sfarfalla persino nei pensieri del proprio cuore. Se vuoi entrare nella mia vita non farlo di soppiatto, strisciando, viscido, per non farti sentire, insinuandoti nelle più profonde cavità del mio cuore come un ladro, pronto a sottrarmi me stessa. Se vuoi entrare nella mia vita non chiedere "permesso" e non contare i miei difetti ma piuttosto siediti accanto a me e gustati questa meridiana distesa blu: allorquando ti sarai seduto, abbandonati al cuore e all'anima e potrai guardare anche tu, occhi negli occhi, il mare. Solo quando ti ritroverai sorpreso, parte di un infinito blu che ti sommerge ma non ti annega, solo in quel momento potrai entrare: non lasciare la porta aperta.
Racconto scritto il 22/07/2017 - 10:32
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Commenti
bel racconto con tanto sapore di poesia piaciuta
GIANCARLO "LUPO" POETA DELL 22/07/2017 - 12:09
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