Sono da solo, dove nessuno sa tenermi compagnia, dove forse falliresti anche tu, che come sempre sei tutto. Ma non crederò mai nella tua fallibilità, anche quando palese si staglierà davanti a me, farò finta di non vedere. Sono insieme a mille canzoni e mille voci bruciate, nelle quali mi rispecchio sempre troppo poco.
Nella testa gli occhi di mia nonna. Voleva solo l'abbraccio che non le ho dato. Troppo orgoglio, vergogna, chissà cos'altro. E lei mi lasciò andare. Non potrò più tornare indietro. Ci lasciò quella sera stessa, gridando con gli occhi che mi amava.
Nella testa gli occhi di mia madre. Ira. Noia. Odio e amore. Poi le sue mille scuse per avermi offeso, e i suoi modi dolci per farmi dimenticare quell'oceano di parole fredde. E così mio padre. Quando l'ultima volta andai via senza salutare.
Nella testa gli occhi tuoi, quando mi hai lasciato, quando ti sono mancato, quando ero solo io, quando ero di più.
Nella testa la tua voce ferma, non sono più quello di prima, non è più la stessa cosa.
Nella testa le tue urla forti, davanti agli occhi, la tua folle corsa, basta, capisci, è finita.
Nella testa gli occhi di mia nonna. Voleva solo l'abbraccio che non le ho dato. Troppo orgoglio, vergogna, chissà cos'altro. E lei mi lasciò andare. Non potrò più tornare indietro. Ci lasciò quella sera stessa, gridando con gli occhi che mi amava.
Nella testa gli occhi di mia madre. Ira. Noia. Odio e amore. Poi le sue mille scuse per avermi offeso, e i suoi modi dolci per farmi dimenticare quell'oceano di parole fredde. E così mio padre. Quando l'ultima volta andai via senza salutare.
Nella testa gli occhi tuoi, quando mi hai lasciato, quando ti sono mancato, quando ero solo io, quando ero di più.
Nella testa la tua voce ferma, non sono più quello di prima, non è più la stessa cosa.
Nella testa le tue urla forti, davanti agli occhi, la tua folle corsa, basta, capisci, è finita.
Sotto le mie mani le tue guance morbide, le tue mille stronzate, e una sola parola cancellare mesi di dolore.
Amore.
Il bacio delle tue labbra che uccide i miei pensieri, e soffia sui miei dolori, che come legno ardente, divampano, appena volti di nuovo le spalle.
Una volta sola soffia sulla mia paura, e per quel istante rendi felice la mia realtà in una nuvola di torpore.
Amore.
Racconto scritto il 28/07/2017 - 02:58
Da Luca Agosto
Letta n.1171 volte.
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Commenti
Un breve racconto che si legge bene. Lo sviluppo introspettivo fluisce - con gradevoli ed espressive suggestioni - attraverso l'ampia gamma (un vero concentrato)dei propri affetti, e il tormento infine.. dell'amore. Apprezzato
Francesco Gentile 28/07/2017 - 22:46
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