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Il mio quarto di luna

Quando ce l'hai di traverso vieni definito lunatico. Fa sempe uno strano effetto la luna agli esseri umani: così misteriosa, lontana, imperscrutabile. Io ce l'ho fatta ad ottenere la mia fetta di luna: la conservo nelle tasche della mia ampia gonna. Ho tanto temuto che i lupi me la portassero via la mia luna: li sento ancora ulularmi contro! Spesso mi illudo di aver compreso quali strade percorrere per evitare di incappare in bestie assetate di sangue, ma quando meno te l'aspetti e pur non volendo, ti capita sempre di avvertire quell'inconfondibile puzza di urina mista a feci: quel fetore che permane per un bel po' e che per fortuna dopo un po' come per incanto svanisce. Quando dialogo con me stessa, riprendo fra le mani la mia fetta di luna e anche se le mareggiate e il vento mi hanno scompigliato i capelli e segnato il volto, ogni volta che la sfioro, provo sempre un dolce sollievo: è un po' come toccare il viso liscio di un bambino o del semplice velluto. Non potrei mai rinunciare a lei: in essa ho riposto le mie ambizioni, i miei sogni, i miei desideri. Quando prendo la mia fetta di luna tra le mani, mi pare sempre che le manchi quel tocco finale: è che non mi pare mai brillante quanto vorrei che fosse! Ognuno di noi dovrebbe avere la sua fetta di luna: quell'intuizione, quel colore, quella giusta nota, che ti cambia le prospettive e ti allarga la visuale. È fuori tono, fuori tempo, fuori di testa chi non rientra o supera certi limiti, ma non è sempre colpa della luna: spesso è la grettezza degli uomini che ne affievolisce la consistenza e la depriva della sostanza. C'è sempre chi ferendoti con improperi e brutte parole intrise di cattiveria, cerca di portarti via la tua luna, ma non bisognerebbe permetterlo mai! Certo, si sta male quando si ricevono ceffoni anzichè baci: si ha bisogno di carezze, di amore e non di ruggiti e latrati! Quando mi affliggo e cado sotto il peso di enormi crudeltà, riprendo tra le mani il mio quarto di luna e come per incanto, torno ad illuminarmi. Ho impiegato troppo tempo per irraggiarlo e dipingerlo questo mio quarto di luna e non potrei mai e poi mai darlo in pasto a chi per  strapparmelo mi lascerebbe solo graffi sanguinanti nel corpo e nell'anima...



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Racconto scritto il 01/08/2017 - 12:13
Da Giovanna Balsamo
Letta n.1297 volte.
Voto:
su 1 votanti


Commenti


Molto bello il racconto, convincente e contagioso: devo procurarmi anch'io il mio quarto di luna.Complimenti e5* Aurelia

Aurelia Strada 02/08/2017 - 05:41

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Molto bello il racconto e

Aurelia Strada 02/08/2017 - 05:34

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Tienilo stretto il tuo quarto di luna, ti può servire. Davvero bello questo tuo racconto. Giulio Soro

Giulio Soro 01/08/2017 - 20:22

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