È strabiliante il rapido scorrer del tempo, il come io sia potuto crescer così in fretta ,forse anche troppo in fretta e come l'età della spensieratezza e della leggerezza abbiano lasciato spazio all'età delle responsabilità e dell'impegno.
Come io sia passato da camminare per mano con i miei genitori e i miei nonni, a camminare da solo verso obiettivi forse più grandi di me.
Dai pomeriggi a giocare, a casa di mia nonna , quei lunedì passati in un'ambiente che in tutto e per tutto consideravo la mia fortezza , quei lunedì passati nelle braccia di chi considerava me una delle cose più belle che potessero capitare, quelle vacanze trascorse a giocare coi nonni in spiaggia, nella sabbia o affrontando insieme le onde del mare, che allora mi sommergevano, come ora percepisco d'esser sommerso di malinconie più concrete.
Quei capodanno passati in famiglia a festeggiare la possibilità d'esser tutti insieme, sotto lo stesso accogliente e caldo tetto.
Quelle camminate lunghe per raggiungere parenti sempre pronti a regalarti un sorriso, il quale, in mezzo alle loro preoccupazioni , sbocciava come un fiore in un arido deserto.
Quei compleanni, dove c'eravamo tutti, ma proprio tutti, molti anni sono passati, ma l'armonia di quei momenti rimane marcata nella mia coscienza, mi manca essere il piccolo bambino di qualcuno, mi manca giocare con mio nonno e mia nonna, ma il tempo scorre in una direzione, e se guardo alle mie spalle vedo i volti di coloro che mi hanno sempre amato, ma che ora non mi guardano più dalla medesima altezza dalla qual mi rivolgevano il loro confortante sguardo, ma chissà , forse da altezze differenti a me ignote.
Mi avvio solitario verso la foresta della vita, ove prima affrontavo onde, d’ora in poi dovrò esser pronto a fronteggiare un burrascoso mare, ringrazio chiunque mi abbia reso un tempo, un felice bambino, nonostante le difficoltà , chi mi ha saputo riempire di amore e attenzioni, ma anche chi ha saputo rimproverarmi e farmi crescere.
Il ricordo dei natali passati insieme, di ogni festività condita di sentimenti reali e buoni, non mi abbandonerà, sarà sempre nel mio bagaglio, la vita va affrontata guardando avanti, ma pensando a chi ,alle tue spalle, ti ha accompagnato fino a questo punto, e ha saputo rinunciare a qualcosa perché credere in te era più importante , tendiamo troppo spesso a sottovalutare l’amore che ci viene dato, viviamo grazie ad esso, e sarà questo forte sentimento a ricordarci il nostro passato.
Queste sono le riflessioni di un ragazzo che ha appena raggiunto la maggiore età , il quale ha raggiunto la consapevolezza che il futuro inizia ora, ed il passato non torna, se non nei sogni, o nei sorrisi di chi ha costruito i tuoi precedenti anni, e che ancora è qui per raccontarlo.
Passo dopo passo, respiro dopo respiro, sorrido e guardo indietro per un'ultima volta, sicuro di poter contare sempre sulle anime del mio passato.
Guardo infine il cielo, sorridendo un'ultima volta ai miei angeli che il tempo ha rapito dal mio passato, ma non dal mio cuore.
Come io sia passato da camminare per mano con i miei genitori e i miei nonni, a camminare da solo verso obiettivi forse più grandi di me.
Dai pomeriggi a giocare, a casa di mia nonna , quei lunedì passati in un'ambiente che in tutto e per tutto consideravo la mia fortezza , quei lunedì passati nelle braccia di chi considerava me una delle cose più belle che potessero capitare, quelle vacanze trascorse a giocare coi nonni in spiaggia, nella sabbia o affrontando insieme le onde del mare, che allora mi sommergevano, come ora percepisco d'esser sommerso di malinconie più concrete.
Quei capodanno passati in famiglia a festeggiare la possibilità d'esser tutti insieme, sotto lo stesso accogliente e caldo tetto.
Quelle camminate lunghe per raggiungere parenti sempre pronti a regalarti un sorriso, il quale, in mezzo alle loro preoccupazioni , sbocciava come un fiore in un arido deserto.
Quei compleanni, dove c'eravamo tutti, ma proprio tutti, molti anni sono passati, ma l'armonia di quei momenti rimane marcata nella mia coscienza, mi manca essere il piccolo bambino di qualcuno, mi manca giocare con mio nonno e mia nonna, ma il tempo scorre in una direzione, e se guardo alle mie spalle vedo i volti di coloro che mi hanno sempre amato, ma che ora non mi guardano più dalla medesima altezza dalla qual mi rivolgevano il loro confortante sguardo, ma chissà , forse da altezze differenti a me ignote.
Mi avvio solitario verso la foresta della vita, ove prima affrontavo onde, d’ora in poi dovrò esser pronto a fronteggiare un burrascoso mare, ringrazio chiunque mi abbia reso un tempo, un felice bambino, nonostante le difficoltà , chi mi ha saputo riempire di amore e attenzioni, ma anche chi ha saputo rimproverarmi e farmi crescere.
Il ricordo dei natali passati insieme, di ogni festività condita di sentimenti reali e buoni, non mi abbandonerà, sarà sempre nel mio bagaglio, la vita va affrontata guardando avanti, ma pensando a chi ,alle tue spalle, ti ha accompagnato fino a questo punto, e ha saputo rinunciare a qualcosa perché credere in te era più importante , tendiamo troppo spesso a sottovalutare l’amore che ci viene dato, viviamo grazie ad esso, e sarà questo forte sentimento a ricordarci il nostro passato.
Queste sono le riflessioni di un ragazzo che ha appena raggiunto la maggiore età , il quale ha raggiunto la consapevolezza che il futuro inizia ora, ed il passato non torna, se non nei sogni, o nei sorrisi di chi ha costruito i tuoi precedenti anni, e che ancora è qui per raccontarlo.
Passo dopo passo, respiro dopo respiro, sorrido e guardo indietro per un'ultima volta, sicuro di poter contare sempre sulle anime del mio passato.
Guardo infine il cielo, sorridendo un'ultima volta ai miei angeli che il tempo ha rapito dal mio passato, ma non dal mio cuore.
Racconto scritto il 09/09/2017 - 17:26
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Voto: | su 2 votanti |
Commenti
Mi hai commosso, bellissimo questo tuo racconto, in cui chiami a raccolta, nella mente e nel cuore, tutto l'amore che hai ricevuto e che, stanne certo, non ti abbandonerà mai...
5* tutte per te!
5* tutte per te!
PAOLA SALZANO 10/09/2017 - 11:03
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Riflessione profonde e molto amore in questo bel racconto!
Bravo
Bravo
Grazia Giuliani 10/09/2017 - 00:30
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