Attimi
Aveva con se la luce della sera su uno sterrato in lamiera vagante, in una città uscita da poco dal crepuscolo, le scarpe aperte e strette, scomposte le gambe ove riponevo delle fantasie ancestrali e le calze chiare come il chiaro del suo viso d’arancia.
Scese alla fermata e la vidi scomparire tra la pioggia, ai miei occhi, nulla potè il rimedio di un vetro appannato, nulla potè l’azzardo di un momento e la gioia di seguire i suoi capelli già umidi.
Vedermi togliere quel futuro mi fece fremere di pazzia, le mie braccia divennero fragili, un calore mi assalì d’improvviso come stelle che bruciano e i miei occhi divennero opachi tra il vetro e quell’immagine che non vidi più.-
Scese alla fermata e la vidi scomparire tra la pioggia, ai miei occhi, nulla potè il rimedio di un vetro appannato, nulla potè l’azzardo di un momento e la gioia di seguire i suoi capelli già umidi.
Vedermi togliere quel futuro mi fece fremere di pazzia, le mie braccia divennero fragili, un calore mi assalì d’improvviso come stelle che bruciano e i miei occhi divennero opachi tra il vetro e quell’immagine che non vidi più.-
@GiuseppeLonatro
Racconto scritto il 17/10/2017 - 14:03
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Commenti
Attimi intensi... vissuti e raccontati con tanta emozione, direi con vivida emozione!
Molto piaciuto!
Complimenti
Molto piaciuto!
Complimenti
margherita pisano 18/10/2017 - 11:55
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Hai descritto con intensità questi attimi...
Bravo
Bravo
Grazia Giuliani 17/10/2017 - 21:21
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