Nessuna volontà di blasfemia, da parte mia. Non potrei, rispettoso come sono del mio e dell’altrui credo religioso. Prendile come uno sfogo, queste mie parole. Quante volte, specie da piccolo, ti ho pregato, invocato dal mio lettino. Ma anche ora che non sono esattamente un bimbo, trovo conforto nell’affidarmi a te. “ Angelo di Dio, che sei il mio custode, illumina, custodisci, reggi, governa me…” sono queste le parole, se non sbaglio. Ed io le ho messe in atto, ti ho ascoltato quando mi parlavi nel cuore. Ho superato tanti momenti bui, col tuo aiuto. Sei sempre stato presente in ogni circostanza della mia vita e mi hai sempre consigliato per il meglio. Ad esempio quando il mio matrimonio non andava per il verso giusto, mi hai suggerito di portarlo comunque avanti per salvare i valori dell’unione e della famiglia. Ti ho obbedito senza pensarci una sola volta. Tutto a posto, cioè tutto a posto per i valori dell’unione e della famiglia, per me, invece non è andata altrettanto bene. Certo, qualcosa bisognava pur sacrificarla. La mia vita, ad esempio. Ma non te ne voglio, un risultato comunque l’ho ottenuto anche io. L’equilibrio e la saggezza. Come vedi ti ho ascoltato in questo frangente come in altri, tuttavia…tuttavia questo non me lo dovevi fare. Dovevi rispettare la mia età, quantomeno ! E’ stato come se tu avessi voluto che mi rimettessi in discussione. Un esame, forse. Non era proprio il caso. Adesso taci, non ti sento più in fondo al cuore. Non mi suggerisci niente, quasi ti sentissi colpevole. Sono sicuro che tu hai capito, non fare lo gnorri. Non dovevi fare incrociare il mio sguardo con quella donna ! Non dovevi farmi riallacciare i rapporti con lei. Hai visto quanto è bella ? Hai sentito quanto è dolce ? Già, tu di queste cose non ne capisci molto. E’ bello coglierla nell’atto di spostare i capelli all’indietro. E’ bello sentirla ridere. E’ uno spettacolo anche quando porta le buste della spesa per strada o quando guida la macchina, infuriata per il traffico. Chissà quali delizie riuscirebbe ad offrire ad un uomo. L’ho conosciuta e frequentata, ora tappati le orecchie, è diventato un inferno, per me, starle lontano. Stavolta, però, non voglio buttare tutto alle ortiche ! Voglio viverla ! Forse sarebbe meglio dire che voglio vivere. Tu dirai sicuramente di no, ti ho sentito sai ? Come ? Neanche tu potresti ? Vuoi vedere che gli angeli, adesso, cominciano a godere delle cose terrene ? Che dici ? L’amore è un principio cardine dell’altro mondo e la bellezza e la dolcezza sono doti che il buon Dio ha elargito per renderlo più appetibile ? Ti sento strano. Oggi niente divieti, contraddizioni, anzi. Mi sembri diverso. Sicuro che non ci siano problemi ? Lo sapevo ! Quali problemi può avere un angelo ? Cielo…ooops scusa…non volevo. Il mio stesso problema ? Cioè tu saresti invaghito ? Di chi ? Di una donna. Ebbè almeno ora mi è più chiaro il sesso degli angeli, almeno. No!!! Della stessa donna che piace a me ? Allora sono davvero un intenditore se il mio rivale in amore è addirittura un angelo. Immagino cosa ti dirà qualche tuo collega, adesso. “Chi va con lo zoppo…”. Dai, non te la prendere. Tuttavia chiudi un occhio per come mi comporterò. Sì, perché continuerò. Desidero continuare a peccare se il premio è Lei. In fondo faccio anche un favore ad un amico che deve, per forza di cose rinunciare a lei. Dai, consolati, adesso mi affideranno ad un tuo collega e ti spediranno in un luogo dove, dopo inevitabile penitenza, dimenticherai tutto. Io, invece, dovrò ancora soffrire per averla, ma la avrò, alla faccia dell’equilibrio e della saggezza.
Racconto scritto il 18/12/2017 - 12:24
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Commenti
Sei grande Nino...ciao
Anna Rossi 19/12/2017 - 02:55
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un bel racconto, ma povero angelo
GIANCARLO POETA DELL'AMORE 18/12/2017 - 14:31
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