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IL PRIMO INCONTRO

Il locale era molto elegante, e la sala piena di gente allegra. Ma tutta quella allegria, non la toccava minimamente. Forse perché erano tutte coppie. Ancora non capiva come si era lasciata convincere, dalla sua amica, e dal fidanzato di lei, a partecipare a quella odiosa festa. Scosse la testa. In realtà era lì perché le dovevano presentare qualcuno, che però all'ultimo minuto, aveva disdetto. Fremette dalla rabbia. Di sicuro, non le sarebbe piaciuto. Un tizio, che avvisa, tramite sms, e all'ultimo minuto, non era certo il suo tipo, anzi. Non le piacevano gli arroganti i presuntuosi e i maleducati. Avrebbe fatto meglio a starsene a casa, ma purtroppo la disdetta, era arrivata davvero troppo tardi, quando avevano quasi un piede nel locale, e così i suoi amici, l'avevano tirata dentro a forza, dicendole, che sicuramente, ci sarebbe stato anche qualche single. Single? In un locale il giorno di San Valentino? Facile, certo, come trovare vita su Marte, ma ad ogni modo non aveva potuto tirarsi indietro, ed ora, se ne stava in un angolo, col suo semplice, ma intramontabile, tubino, sola, a sorseggiare un drink. Pietoso. Ma cosa altro poteva fare? Occhieggiò la sala. Coppie, che ballavano. Coppie che ridevano. Coppie che parlavano. Coppie. Una portafinestra aperta, attrasse la sua attenzione. Era una serata fredda...ma quasi quasi, sì! Si stampò un sorriso sulla faccia, e con fare deciso, raggiunse la sua meta. Fuori, era freddo, come immaginava, ma la serata era limpida. Una romantica luna, brillava bianca in cielo, e le stelle erano quasi tutte accese, simili a piccoli diamanti. La serata ideale per una coppia, peccato che fosse sola. Tutto era silenzio, ad eccezione delle onde del mare. Peccato, se fosse stato un po' più presto avrebbe potuto ammirare il fantastico panorama, ma anche così volle avvicinarsi al parapetto.
Lui era lì. Le braccia un po' allargate, le mani sulla balaustra, lo sguardo all'orizzonte, e il cappotto mosso dal vento. Il suo cuore, mancò un colpo. Un uomo così bello, non ricordava di averlo mai visto. Sicuramente, in sala, la sua compagna, lo stava cercando disperata. Si disse. Per un po' se ne stette al centro della terrazza, indecisa se andare ad affacciarsi, come voleva, o cercare di girare silenziosamente sui tacchi e tornare da dove era venuta. Mentre la sua indecisione la logorava, lui girò un po' la testa, togliendola dall'impiccio di decidere.
«Venga pure avanti, non si preoccupi.» Le disse. La voce, era calda e avvolgente, il tono gentile. Ad un tratto si sentiva la gola secca. Perché?
«La ringrazio...ma non vorrei disturbarla...»
«Non si preoccupi, e poi sono certo, che il suo fidanzato verrà presto a reclamarla.» Le disse, con un sorriso, e un tono affabile. In altre circostanze se la sarebbe presa, ma non quella sera. C'era qualcosa nei modi di lui, che l'attraeva.
«Non c'è nessuno fidanzato.» Lui la guardò incredulo.
«Come? Vorrebbe farmi credere che una ragazza bella, come lei, è sola ad una festa come questa?»
«Sì. La sua compagna, piuttosto, ancora non è riuscita a trovare il suo nascondiglio?» Chiese. Sapeva di non doverlo fare, ma la curiosità era più forte del buon senso. Il volto di lui si rabbuiò.
«Nessuna compagna.» Disse laconico. La voce una lama tagliente. Che aveva fatto, per suscitare una simile reazione?
«Ecco...chiedo scusa...ma l'ha detto anche lei...a una festa come questa...» Balbettò. Lui sembrò rasserenarsi.
«Le chiedo scusa. Non volevo farle paura. Ma ultimamente la parte dell'orso mi riesce bene sa? Ad ogni modo non c'è nessuna compagna, non più almeno.»
«Sono stata indiscreta, chiedo scusa.»
«Scommetto che si sta chiedendo cosa faccio qui.» Lei arrossì «Semplice, sono il proprietario. Quindi la festa la organizzo io. Prima lo facevo con mia moglie, ora in suo ricordo.» Lei rimase spiazzata. Cosa, mai poteva dire? Non era facile replicare, ad una simile confidenza.
«Mi dispiace...sono mortificata.»
«Non poteva sapere. Piuttosto, come mai, lei è da sola?»
«Un appuntamento saltato, all'ultimo minuto.» Lui sorrise.
«Certo che ce ne sono d'imbecillì, in giro.» La guardava, apertamente in viso, e lei vi poteva leggere l'ammirazione. Si avvicinò alla balaustra. L'aria sapeva di salsedine, ma l'atmosfera si era alleggerita, di molto.
«La ringrazio» Replicò al complimento implicito che lui le aveva rivolto.
Le onde si infrangevano agli scogli, con una cadenza, ritmica e musicale, quasi ipnotica, il vento soffiava forte, ma lei, si sentiva stranamente bene, e comunque molto meglio di quanto quella serata era cominciata. La voce di lui, bassa e profonda, le giungeva all'orecchio come la più bella melodia, e piano piano, tra loro cominciarono a scorrere parole, su parole, dando vita ad un intricata conversazione. Lui era spiritoso, e per niente banale, aveva dei modi, molti diretti, ma gentili. Era molto aperto, anche se ogni volta, che nominava la moglie appariva triste, si capiva che era una tristezza, moderata dal tempo, un dolore col quale aveva imparato a convivere. Doveva averla amata molto, si disse. E intanto continuavano a dialogare con facilità, e ad ogni minuto che passava erano più vicini ed in sintonia. Lei per prima se ne stupiva, eppure, c'era nell'aria qualcosa di magico, una specie di corrente sotterranea, che li spingeva ad avvicinarsi, sempre di più. Sia mentalmente che spiritualmente. Con lui era facile parlare, e anche sorridere. Era perfino riuscita a strappargli una mezza risata con una battuta. E doveva ammettere che il suo fascino aumentava ancora, quando sorrideva. Il vento, cominciò a soffiare con più forza. Lei tremò. Lui se ne accorse subito. Si tolse il cappotto, e glielo drappeggiò addosso. Le sue mani, grandi e forti, ma gentili, erano posate sulle sue spalle, le dita, si allargavano quasi con tenerezza. Le bocche erano vicine, meno di un respiro di distanza. Il vento scompigliava i capelli ad entrambi. Il mare, faceva da eco per i loro pensieri e le loro speranze.
L'attimo dopo le loro bocche erano fuse in un lungo, dolcissimo appassionato bacio.



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Racconto scritto il 03/03/2018 - 13:00
Da Marirosa Tomaselli
Letta n.1086 volte.
Voto:
su 2 votanti


Commenti


Una nuova storia d'amore sta per sbocciare in questo tuo bel racconto.
Un incontro fortuito che fa ben sperare chi è in cerca dell'anima gemella...può apparire così all'improvviso.
Bel racconto brava

Anton Reiken 03/03/2018 - 23:16

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