Alta, solenne,coi capelli neri raccolti a crocchia sulla nuca e quell'incedere elegante,che la distingueva da tutte le altre..
Un sorriso triste sulle labbra, affiorava ogni qualvolta doveva rispondere ad un saluto In realtà cercava di evitare la gente...
Il suo cuore era distrutto dal dolore e la gente non era stata benevola con lei.
Un bimbetto di due anni era sempre attaccato alla sua gonna ed altri tre bimbi l'attendevano a casa.
Ma la sua famiglia non finiva lì: aveva altri quattro figli più grandi, che avevano dovuto cercarsi un lavoro,per allevare le creature più piccole.
Era rimasta sola con quella nidiata, in balia delle dicerie,stando sempre attenta a non far fare pettegolezzi sul suo conto.
Ma era bella...bella e sola.
Nei piccoli paesi essere bella era già un peccato,un peccato mortale!
Così tanti uomini cercavano di circuirla,per ottenere qualche favore.
Era questa la sua disperazione...
Aveva amato suo marito ed aveva vissuto con lui vent'un anni,che a lei erano parsi bellissimi.
Era stata felice finché non aveva scoperto che suo marito la tradiva con una bettolaia...
Il suo mondo le era crollato addosso ed era caduta in uno stato d'angoscia, che neanche la cura dei suoi figli riusciva a smuovere.
E fu la disperazione quando, l'uomo a cui aveva promesso eterno amore, andò via con quella donnaccia.
Aveva ancora gli occhi chiusi, si trovava in quella fase di dormiveglia,in cui si affacciano i sogni...
Era in un viale ombroso e profumato di querce ...
Il corpo, prepotente, immaginava ancora carezze e baci....
Aveva solo trentotto anni.. desiderava l'amore...
Nell'ombra sfocata del sonno,apparve un uomo, che le fece venire i brividi di piacere,al solo guardarlo...
Si rigiro' nel letto.Cosa le stava succedendo? Perché sognava quei brividi di piacere?
Si, sognava, ma sembrava una cosa reale...Spaventata saltò a sedere sul letto. Era madida di sudore,il respiro affannoso e la bocca secca.
Era solo stato un brutto sogno, ma il sapore del piacere le era rimasto in bocca.... Doveva veramente essere impazzita.
Decise di andare in Chiesa e di confessare questo peccato: avrebbe messo a posto la coscienza.
Così fu. Andò in Chiesa e chiamò un sacerdote che la potesse confessare.
Era alto, biondo, con gli occhi azzurri ed un accento settentrionale. Le sorrise cordialmente ed attese che si avvicinasse al confessionale.
Adesso era sveglia...non aveva la scusante del sogno, né del dormiveglia...
Quell'uomo la stava guardando in modo sfacciatamente provocatorio....
Era l'uomo che aveva sognato...
Sembrava una cosa ridicola,eppure
quell'uomo lei l'aveva visto in sogno...
Annicchilita girò le spalle e scappò.
Giunse la notte, ma il sonno non arrivò e quegli occhi azzurri le esploravano l'anima. Non aveva scampo!
Cominciò a chiamare mentalmente i suoi figli, li vide ad uno ad uno con gli occhi della mente e pensò che l'unica cosa bella che le rimanesse, fossero loro.
Per essi doveva dimenticare le sue fantasie,tornare con i piedi per terra e vivere dignitosamente.
Una luna piena brillava nella notte e pareva che ammiccasse bonariamente..
Piccoli passi si avvicinarono con cautela al letto, due manine le carezzarono il viso, due labbra calde le impressero un bacio sulla bocca.
-Mamma,svegliati, ho fame...
Dio Santo! Accanto a sé beatamente, ronfava suo marito. Ma allora...non era con la bettolaia?
Possibile che in una notte avesse vissuto una vita?
Accarezzò il suo bimbo,diede un bacio fuggente al marito e trotterello' in cucina.
Era felice!
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Si, succede anche alle persone felici di osare, di sognare...
Molto bello Terry
Scritto divinamente