Ora o mai più
Il burattinaio che non anima i burattini ma il destino di sé stesso - sono io.
Sostituisco i particolari fantocci con i pensieri che vengono calzati come i migliori guanti popolando il genere teatrale che mi circonda. Mi soffermo guardando il vuoto di immagini impresse. Scorrono lentamente senza prendere l'impegno col pensiero astratto lasciandomi immobile in compagnia della meravigliosa fantasia. Naturalmente essa non perde un secondo e crea le formazioni arboree a dominanza di pinete mature, rade e verdi che talvolta accompagna con i ciclamini di colore vivace nella fase di rinnovazione. In questo posto stupendo di raro si presenta lo strato abusivo di erbacea ricca...
Il tempo intanto fluisce. Mi rendo conto che sono ancora ferma dietro le mie tende e la storia da me creata è stata presentata con la colonna sonora che non ho scelto io. Mannaggia, la mia indecisione questa volta ha rubato la marcia all'esibizionismo nascosto in me. Non ho fatto in tempo a uscire in scena e ho perso una grande parte della mia vita. Mi sono lasciata sopraffare dalla compassione verso gli altri ed intanto loro hanno cambiato il verso della mia fiaba che volevo vivere.
La mia perseveranza non ha mai toccato il massimale del potenziale come ora. La bellissima pervicacia fluente ed arricchita dal piccolo fiocco di talento, quella parte di me, che avrebbe potuto essere sviluppata maggiormente, se non fossi pigra.
Ahimè, magari, oggi avrei potuto conquistare il mio animo e donare altrettanto una grandezza che avrebbe arricchito più del denaro il mio presumibile pubblico. Oppure, muovendomi con maggiore riflessione, avrei potuto comporre una semplice bozza invisibile del mio scenario che non avrei steso mai. Basta pensieri, è giunta ora: "Burattini miei, prendete la vita e raggiungete ciò che da sempre avrete desiderato!"
Sostituisco i particolari fantocci con i pensieri che vengono calzati come i migliori guanti popolando il genere teatrale che mi circonda. Mi soffermo guardando il vuoto di immagini impresse. Scorrono lentamente senza prendere l'impegno col pensiero astratto lasciandomi immobile in compagnia della meravigliosa fantasia. Naturalmente essa non perde un secondo e crea le formazioni arboree a dominanza di pinete mature, rade e verdi che talvolta accompagna con i ciclamini di colore vivace nella fase di rinnovazione. In questo posto stupendo di raro si presenta lo strato abusivo di erbacea ricca...
Il tempo intanto fluisce. Mi rendo conto che sono ancora ferma dietro le mie tende e la storia da me creata è stata presentata con la colonna sonora che non ho scelto io. Mannaggia, la mia indecisione questa volta ha rubato la marcia all'esibizionismo nascosto in me. Non ho fatto in tempo a uscire in scena e ho perso una grande parte della mia vita. Mi sono lasciata sopraffare dalla compassione verso gli altri ed intanto loro hanno cambiato il verso della mia fiaba che volevo vivere.
La mia perseveranza non ha mai toccato il massimale del potenziale come ora. La bellissima pervicacia fluente ed arricchita dal piccolo fiocco di talento, quella parte di me, che avrebbe potuto essere sviluppata maggiormente, se non fossi pigra.
Ahimè, magari, oggi avrei potuto conquistare il mio animo e donare altrettanto una grandezza che avrebbe arricchito più del denaro il mio presumibile pubblico. Oppure, muovendomi con maggiore riflessione, avrei potuto comporre una semplice bozza invisibile del mio scenario che non avrei steso mai. Basta pensieri, è giunta ora: "Burattini miei, prendete la vita e raggiungete ciò che da sempre avrete desiderato!"
Racconto scritto il 03/12/2018 - 07:55
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Commenti
Grazieeee
Michaela Patricie Zaludova 06/01/2019 - 00:23
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Bello e originale questo racconto.
Antonio Girardi 03/12/2018 - 19:18
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