Stranito
Filippo, si svegliò di soprassalto, quasi cadendo dalla poltrona.
«Che ci faccio qui?» si chiese osservando la stanza con un'aria stranita.
«Devo andare a scuola, i miei alunni mi aspettano» pensò, corrugando la fronte e mettendo la mani sui braccioli per alzarsi.
«Tesoro, rimani lì!» esclamò all'improvviso una rassicurante voce femminile.
La mano sinistra di Filippo andò istintivamente alla tasca destra della camicia per prendere un paio di occhiali. Una volta indossati, fissò con attenzione una donna dai corti capelli bianchi che, nel frattempo, appoggiava la colazione su un vassoio, sopra il tavolino davanti alla poltrona sulla quale stava seduto.
«Mi piace così, caldo» sospirò Filippo, sorseggiando una tazza di latte.
«Lo so!»
«Ci conosciamo?»
«Certo che sì, sono Ada, tua moglie.»
«Tu non sei mia moglie!»
«Invece sì, siamo sposati da cinquant'anni» continuò ad insistere la consorte, mantenendo un approccio dolce.
«Tu non sei mia moglie, però sei brava e gentile come a lei» le disse quell'uomo canuto accennando un sorriso e accarezzandole un polso.
Filippo riprese a bere il suo latte fumante mentre le lacrime di Ada scorrevano lungo le guance, lacrime d'amore e di dolore.
«Che ci faccio qui?» si chiese osservando la stanza con un'aria stranita.
«Devo andare a scuola, i miei alunni mi aspettano» pensò, corrugando la fronte e mettendo la mani sui braccioli per alzarsi.
«Tesoro, rimani lì!» esclamò all'improvviso una rassicurante voce femminile.
La mano sinistra di Filippo andò istintivamente alla tasca destra della camicia per prendere un paio di occhiali. Una volta indossati, fissò con attenzione una donna dai corti capelli bianchi che, nel frattempo, appoggiava la colazione su un vassoio, sopra il tavolino davanti alla poltrona sulla quale stava seduto.
«Mi piace così, caldo» sospirò Filippo, sorseggiando una tazza di latte.
«Lo so!»
«Ci conosciamo?»
«Certo che sì, sono Ada, tua moglie.»
«Tu non sei mia moglie!»
«Invece sì, siamo sposati da cinquant'anni» continuò ad insistere la consorte, mantenendo un approccio dolce.
«Tu non sei mia moglie, però sei brava e gentile come a lei» le disse quell'uomo canuto accennando un sorriso e accarezzandole un polso.
Filippo riprese a bere il suo latte fumante mentre le lacrime di Ada scorrevano lungo le guance, lacrime d'amore e di dolore.
Racconto scritto il 02/02/2019 - 13:26
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Voto: | su 7 votanti |
Commenti
Ti Ringrazio Mary! E ti ringrazio pure Lidia Filippi con qualche anno di ritardo. Purtroppo, il suo commento, mi era sfuggito.
Due commenti che si accomunano assieme a quello di Santa, commenti xvd colgono appieno questa pubblicazione. È triste sì, ma perlomeno Filippo è in mani sicure, in mani amorevoli.
Da Operatore Socio Sanitario posso testimoniare che l'amore dei coniugi, dei figli o dei parenti che vengono a trovare i propri cari ricoverati nelle strutture, fa tanto.
La sensibilità di chi ha commentato è da... cinque stelline.
Due commenti che si accomunano assieme a quello di Santa, commenti xvd colgono appieno questa pubblicazione. È triste sì, ma perlomeno Filippo è in mani sicure, in mani amorevoli.
Da Operatore Socio Sanitario posso testimoniare che l'amore dei coniugi, dei figli o dei parenti che vengono a trovare i propri cari ricoverati nelle strutture, fa tanto.
La sensibilità di chi ha commentato è da... cinque stelline.
Giuseppe Scilipoti 17/06/2023 - 14:43
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Purtroppo quando non si riconoscono più le persone è triste, in questo racconto sicuramente c'è un dolce anziano che beve il suo latte caldo.
Accanto ad una signora con i capelli grigi.
Rimane l' amore nei ricordi, tra lacrime e sorrisi O:- )
Accanto ad una signora con i capelli grigi.
Rimane l' amore nei ricordi, tra lacrime e sorrisi O:- )
Mary L 17/06/2023 - 13:46
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Bellissimo e dolcissimo questo brano! Quanta sofferenza in queste situazioni.Solo l'amore può lenirle.
Un saluto
Un saluto
lidia filippi 03/02/2019 - 17:07
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Grazie Francesco e Santa, Ho cercato innanzitutto di "estraniare" il lettore facendo capire solo sul finire che Filippo soffriva d Alzhaimer, immettendo quel minimo di mistero. Penso di essere riuscito nel mio intento. Nei prossimi giorni qui su Oggi Scrivo ci sarà "Serafino e "Angela" che riguarda possiamo dire la stessa tematica, tra l'altro essendo Operatore Socio Sanitario in una Casa di Cura per Anziani, il racconto che andrò a pubblicare mi riguarda da vicino nonché assai ispirato.
Giuseppe Scilipoti 02/02/2019 - 21:31
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Caro Giuseppe hai descritto con infinita dolcezza una scena che rappresenta un disagio mentale di tante persone di una certa età, ma l'amore vince anche questo. Sei bravissimo.
santa scardino 02/02/2019 - 17:09
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bella
Francesco Cau 02/02/2019 - 16:57
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