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Lucia e gli animali

Lucia e gli animali


Nacque in un periodo nero per la sua famiglia, perché il padre aveva subito un fallimento e le possibilità finanziarie, sino a quel momento floride, si ridussero enormemente.
Ciononostante fu attesa con gioia, poiché i nostri avi dicevano che i figli sono benedizioni.
E come una benedizione fu attesa soprattutto dalla sorella maggiore, che desiderava tanto avere una sorella.
Crebbe nell'amore e nella serenità, anche se la madre si adattava a cucire i vestitini, lei, che da ragazza non aveva mai preso un ago in mano!
Era una bimba solare, ma tanto irrequieta... Il suo cuore era grande e il suo amore veniva riversato a fiumi verso fratelli e genitori, ma, soprattutto, amava gli animali. Sembrava che conoscesse il linguaggio di ognuno di essi e, se avesse potuto, avrebbe fatto dormire nella sua culla, tutti i suoi amici.
La famiglia si era trasferita in campagna e lì c'era spazio a sufficienza per crescere qualche "bestia". Sì, lo metto tra virgolette il termine bestia, perché in effetti le povere bestioline rappresentavano un allargamento della famiglia. In un grande recinto, solo per guardarli e bearsi di quella vista, c'erano galline e galli di ogni tipo:neri con gli speroni, bianchi a comanceros, avani di pelo d'angora, i piccoli galletti nani, e le normali galline ovaiole.
Lo zoo era stato arricchito da una coppia di tacchini, una coppia di oche, una coppia di papere, una coppia di cedroni,... A questi animali si aggiungevano 4 gatti e 3 cani.
Da una coppia di conigli giganti (Jolanda ed Arturo), si era formato un allevamento di 100 conigli. Avrebbero potuto venderli o mangiarli, ma quella era una famiglia speciale...
Per arricchire tutta quella fattoria, si aggiunsero una capra ed un agnellino, che la piccola chiamò Fiocco di neve.
Ecco. Haidi si era trasferita dalle montagne svizzere alle pianure del profondo sud.
Un giorno, mentre Lucia (questo il nome di questa bimba speciale) saltellava col suo amichetto Fiocco di neve, per gioco comincio 'a saltare su dei vetri. Fu una vera e propria tragedia e, sia Lucia che l' agnellino furono medicati dal medico di famiglia, che fece delle fasciatura miracolose per entrambi.
La vita però era bella e, nonostante gli immancabili problemi economici, si era felici.
Un giorno giunse in famiglia un dolcissimo cucciolo di appena due mesi.
Tutta la famiglia fece festa e il piccolo Dobermann (con tanto di pedigree) fu chiamato Catone.
Era bellissimo, con un manto lucido e splendente. Non era aggressivo, perché nessuno gli aveva insegnato l'attacco. Non abbaiava mai, a meno che qualcuno non si azzardasse a sorpassare il cancello di casa senza preavviso.
Tutti gli animali nascono mansueto, è l'uomo che insegna loro la malvagità.
Catone non attaccò mai nessuno ed era il compagno di giochi di Lucia e di tutti i suoi amici. Passarono quattro anni di serenità.
La domenica era dedicata a tutti quei bambini meno fortunati che si recavano coi genitori a vedere tutti gli animali di quel piccolo zoo.
Ma la felicità è effimera e prima o poi finisce.
In TV si cominciò a parlare di cani lupo che aggredivano i propri padroncini e li sbranavano. Il papà di Lucia divenne taciturno e non volle più che la bimba giocasse con Catone.
Era diventata un'ossessione la visione di sua figlia sbranata dal suo pacifico cane. Nottetempo portò via il cane. In casa ci fu solo disperazione e si rasserenarono solo quando fu promesso che sarebbero andati a trovare Catone e che lo avrebbero riportato a casa.
Ahimè, Catone non c'era più, Catone si era ammalato di malinconia, aveva rifiutato il cibo e si era lasciato morire di dolore.
Le lacrime scorrevano a fiumi ed il padre fu guardato con rancore da tutti.
Allora, mi sapete dire chi è stata la bestia? Catone o il padre?
È vero che era una cautela, ma non si può condannare a morte un innocente... e Catone era innocente!
È passato tanto tempo... il dolore pian piano è scemato e Lucia non è cambiata. Vive tranquilla nella sua casa di campagna, attorniata dai suoi animali. Adesso però ha solo cani e gatti. Di Catone è rimasto un ricordo dolcissimo che e l'accomoagnera ' sino alla fine dei suoi giorni.
Esiste un Paradiso per gli animali?




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Racconto scritto il 25/02/2019 - 19:43
Da Teresa Peluso
Letta n.910 volte.
Voto:
su 2 votanti


Commenti


Con l'intento di proteggerla, a Lucia, bambina, è stato arrecata sofferenza e dolore. Quante volte succede? Tante, ma l'amore per gli animali, che hanno davvero un cuore grande, non è cambiato.
Bel racconto.
Ciao!

Millina Spina 26/02/2019 - 12:12

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Stupendo il tuo racconto Teresa
complimenti

Salvatore Rastelli 26/02/2019 - 09:11

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... Sono dolori quasi tradimenti che non si dimenticano mai...
Hai storie particolari da raccontare Teresa e lo fai con spontaneità
Bel racconto... Da leggere
*****

Grazia Giuliani 25/02/2019 - 21:27

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Essendo un animalista sfegatato, non posso negare di esserci rimasto molto male. Troppo dispiaciuto per Catone e per Lucia. Sono un gattaro dalla nascita ma, da quando un Labrador è entrato nella nostra famiglia, i cani sono anch'essi la mia passione.
Racconto ben scritto! Complimenti, Teresa!

John Sirrom 25/02/2019 - 21:19

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