Generalmente quando si pensa alla pittura,in termini astratti e generici,ci si rifà col pensiero,indietro nel tempo,sino a ritornare ai grandi artisti medievali rinascimentali,che così tanto hanno dato al fantasioso collettivo,e al patrimonio artistico dell’umanità,al punto che quando si parla di ritrattistica ,sono loro i sinomini di questa discipline artistiche. Questo non è un caso,di solito l’uomo della strada è attratto da una paesaggistica e da dipinti,veloci,essenziali immediati,come quelli classici e canonici dei grandi del rinascimento;con le figure e immagini compiute razionali e articolate,secondo una visione di imitazione della realtà. Questi sono di solito,i dipinti e le opere a cui pensiamo,che sono tornate alla ribalta,a su tempo,a partire dalla rinascita dell’anno 1000;momento in cui i prelati,Papi,imperatori e principi ripresero a fare delle committenze e delel ordinazioni ad artisti disegnatori,per abbellire i loro palazzi e castelli,e per dare prestigio ai nomi delle loro casate.Chiaramente si parla di epoche remote,in cui la fotografia non era ancora stata inventata se non nei sogni più sfrenati,e non c’erano neanche,fotocamere, o macchine digitali;per cui la sopravvivenza d’una figura,d’un volto o un paesaggio on un tema religioso o pagano,veniva affidato per forza di cose,a questi artisti e pittori,più in voga e capaci,sfornati di solito da scuole o botteghe che si usavano a quei tempi.Il pittore aveva allora,ed anche tutt’oggi un ruolo artistico e fon lamenta e per la società,e prmetteva di tramanda e le opere ai posteri. Come in effetti e avvenuto,per molte opere famose e carismatiche,che ancor aoggi ammiriamo e studiamo,e che sono giunte fino a noi;sia pure ,con triboli vicissitudini varie. Quelel che ce l’hanno fatta,altre sono andate perdute,ma fatto stà,che l’artista doveva eseguire a quei tempi un lavoro di ricopiatura e di duplicazione rifacimento speculare più precso possiible,della realatà che lo circondava;la pittura era cioè imitativa e una decalcomania,una copia del vero e del mondo circostante.Non c’era altro modo,e le cose allora andavano x così. Spesso l’artista e il pittore e l’esecutore,potevano tutt’al più,inventare trucchi e artifizi,e stratagemmi vari,per dare una sensazione d’insieme trasmettere varie emozioni e pulsioni artistiche,Soprattutto Giotto,ebbe il merito di ideare e mettere in pratica,un avio se di prospettiva;cioè inventò la cosidetta prospettiva pittorica,appunto,Che consisteva nel tratteggiare e disegnar e le figure,dando loro un contorno e su un senso di profondità e di spazio,con trucchi vari. Cercando di trasmettere,cioè un concetto di spazialità delle figure,come sono in realtà. Ma a quei tempi,non era una cosa,così scontata e ovvia,e bisognava ricorrere a studi e rappresentazioni a particolari,per dare il senso della prospettiva. L’esempio di Giotto,fu presto iniziato da tutti;e cogli artisti successivi,come Leonardo,Michelangelo,il Mantegna a e il vasari,si raggiunsero ,veri e propri virtuosismi di alto livello,e dei risultati,che stupiscono ancor oggi. Questi geni jeratici del Rinascimento,dispinsero molte Madonne e paesaggi,con una visione di prospettiva di luce, e di giochi di ombre. E così la pittura si sviluppò sempre più,e anche le tasche dei pittori si riempirono di quauttrini e verdoni. Tutto questo è continuato fino al novecento;coi a paesaggisti e altri artisti di spicco,come il Borromini e altri. Fino a quando,venne inventata la macchina fotografica;e apparve poco dopo anche il cinematografo dei fratelli Lumierè. Grazie alal fotografia,non c’era più bisogno della pittura tradizionale e canonica dei vecchi tempi .Nella Pellicola fotografica rimaneva impressa ogni immagine federe e rigorosa della realtà circostante;ecco quindi che molti artisti professionisti della pittura,e i ritrattisti del novecento,cominciarono a porsi dei dubbi e delle domande intrinseche concettuali.La pittura non era più solo,espressione del reale,ma doveva servire,ad esternare ,esprimere e sostentare,anche le emozioni,i pensieri intimi,e gli stati d’animo delle persone e dell’essere umano. Non era più indispensabile copiare il reale nella tela;adesso questa poteva servire anche per altre cose,per esprimere concetti,emozioni e pensieri. Da questa nuova concezione e sensibilità,nacquero dapprima varie correnti di pensiero pittorico;concretizzatesi attraverso l’opera di vari artisti,tra cui gli impressionisti francesi,Il nome deriva dal titolo d’uin dipinto;Impressioni di un porto la mattina ,se non ricordo male.e da qui,si diffuse e divenne il titolo distintivo di questi geni pittorici;i cui nomi sono patrimonio dell’immaginifico di tutti:Renoir,Monet,Cezannè e lo scandinavo Vincent van Gogh,forse il suo interprete più originale,sensibile e tormentato. Con l’impressionismo ,i dipinti e le tele ,esprimevano non più solo il colore e le immagini,ma davano appunto,delle impressioni,delle sensazioni.Gli impressionisti,erano così organizzati;facevano mente locale sulle impressioni che suscitavano loro,un tramonto un crepuscolo;di solito le immagini d’uno scalo portuale la notte,o al mattino ,con l’aurora,quaulche veduta e vari paesaggi del genere. Così nacquero i quadri di Monet,Renoir,e Cezanne,anche se quest’ultimo era un caso a parte,e appatiene già al pre-cubismo.L’impressionismo comunque fu,il primo passo;il secondo ci porta al Cubismo Picassiano.
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