Mi chiedo perché mi stia nascondendo solo per quello che sento. Vorrei solo piangere e lasciar uscire queste emozioni opprimenti che mi fanno salire il cuore in gola, ma qualcosa me lo impedisce. Forse è la paura di essere vista, la paura di non poter piangere davanti a qualcuno.
Mi chiedo perché io abbia questa paura. Forse perché non voglio compassione, non voglio frasi fatte e finti abbracci, non voglio domande per capire come sto o che mi sta succedendo.
Vorrei solo sfogarmi con me stessa perché solo io posso capirmi davvero. O forse lo sto ancora cercando di fare.
Sento qualcuno che si avvicina alla camera, non posso farmi vedere in queste condizioni, così spengo tutte le luci e fingo di star andando a dormire.
Continuo a nascondermi. Come se stessi sbagliando, come se piangere fosse da deboli, codardi, qualcosa da non far vedere.
Non so se voglio dimostrare di essere forte, anche se mostrarmi indifesa sarebbe l'azione più coraggiosa.
Fatto sta che quando tutto tace e resto sola con i miei pensieri, io finisco sempre così, annegata nel mio stesso mare. E non m'è dolce questo naufragare.
Mi chiedo perché io abbia questa paura. Forse perché non voglio compassione, non voglio frasi fatte e finti abbracci, non voglio domande per capire come sto o che mi sta succedendo.
Vorrei solo sfogarmi con me stessa perché solo io posso capirmi davvero. O forse lo sto ancora cercando di fare.
Sento qualcuno che si avvicina alla camera, non posso farmi vedere in queste condizioni, così spengo tutte le luci e fingo di star andando a dormire.
Continuo a nascondermi. Come se stessi sbagliando, come se piangere fosse da deboli, codardi, qualcosa da non far vedere.
Non so se voglio dimostrare di essere forte, anche se mostrarmi indifesa sarebbe l'azione più coraggiosa.
Fatto sta che quando tutto tace e resto sola con i miei pensieri, io finisco sempre così, annegata nel mio stesso mare. E non m'è dolce questo naufragare.
Racconto scritto il 09/11/2019 - 00:08
Da Green Eyes
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Commenti
frase finale tipicamente leopardiana. Hai reso praticamente in negativo ciò che affermava Leopardi nella sua poesia "L'infinito".
Alberto Berrone 09/11/2019 - 22:01
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Grazie mille per i commenti.
Francesco era proprio quello il mio obiettivo: far riflettere su una condizione quasi paradossale in cui sai che piangere ti aiuta, ma chiude in sé stessi.
Cara Grazia, in realtà non so neanche io se sto cercando una risposta o addirittura se ci sia, fatto sta che avevo bisogno di chiederlo. E hai ragione, basta poco per innescare questo meccanismo di sfogo, ma ammetto che un grosso nodo lentamente si sta sciogliendo.
Francesco era proprio quello il mio obiettivo: far riflettere su una condizione quasi paradossale in cui sai che piangere ti aiuta, ma chiude in sé stessi.
Cara Grazia, in realtà non so neanche io se sto cercando una risposta o addirittura se ci sia, fatto sta che avevo bisogno di chiederlo. E hai ragione, basta poco per innescare questo meccanismo di sfogo, ma ammetto che un grosso nodo lentamente si sta sciogliendo.
Green Eyes 09/11/2019 - 13:48
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Non so se il testo cerchi una risposta, ma è importante che si inizi porgendo la domanda, a se stessi o ad altri...spesso accade che si trova la strada del pianto, magari arriva senza un perché e in modo scomposto, ma quando succede qualche nodo inizia a sciogliersi.
Testo che esprime bene lo stato d'animo...
Testo che esprime bene lo stato d'animo...
Grazia Giuliani 09/11/2019 - 13:18
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Il tuo racconto breve arriva a segno. Non importa se il tormento che esprime sia autobiografico o di fantasia; certo è che suscita domande e riflessioni. E' piuttosto retorico dire che le lacrime aiutano, e che hanno un senso, quando ancora non sappiamo piangere.
Francesco Gentile 09/11/2019 - 11:50
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