Pinocchio ha la bua
Pinocchio sentiva del male al naso. Aveva annusato troppo?
Piangeva triste e solitario, quando Mastro Geppetto se ne accorse:
- Che ha il mio piccino?
- Sigh sigh … babbino ho tanta bua al nasino!
- Codesta cosa non mi piace. Fammi un po’ vedere.
Mastro Geppetto si mise a ispezionare il naso del suo figliolo.
- A volte non so se sei più bugiardo o più grullo. Non vedo niente qui, nessun segno. Come mai ti duole?
- Forse sono le bugie a ingrossarmi i turbinati. Fatico a respirare!
- Delle tue bugie sanno tutti. Dei turbinati no. E il naso è uguale a prima.
- La fatina mi ha detto che più di così non può allungarsi.
Mastro Geppetto si dette una grattatina al capo. Era perplesso.
- Però ti fa ancora male.
- Sì perché visto che non può più crescere … la fatina mi punisce facendomi sentire la bua.
- Allora devi aver combinato qualcosa che in qualche modo l’ha offesa!
- Niente babbino. So che a un certo punto si è arrabbiata.
- A un certo punto di quale punto? Raccontami con precisione come è andata. Così vedrò d’aiutare il mio burattino.
-Sigh…sigh - Pinocchio si asciugò gli occhietti con il dorso delle mani. – Stavo camminando sulla spiaggia quando la incontrai. Sembrava contenta. E io credendo di farla più contenta le dissi di come tu babbo mio ti diverti al computer con tutte le tue geishe che ti seguono a bacchetta come se anche tu avessi la bacchetta magica. E che sei tanto buonino perché fai tanti complimenti sia alle belle che alle brutte. Così tanti che ti si asciuga perfino la lingua! Tutto qui.
Mastro Geppetto divenne rosso in volto.
- Certo che tu sei un grullo! Dovevi proprio spifferarle delle mie geishe? Sai che la fatina è gelosa! Ho fatto male a scolpirti anche la lingua. Ora te la trancio!
Temendo nel contempo cosa la fatina avesse riservato a lui.
Piangeva triste e solitario, quando Mastro Geppetto se ne accorse:
- Che ha il mio piccino?
- Sigh sigh … babbino ho tanta bua al nasino!
- Codesta cosa non mi piace. Fammi un po’ vedere.
Mastro Geppetto si mise a ispezionare il naso del suo figliolo.
- A volte non so se sei più bugiardo o più grullo. Non vedo niente qui, nessun segno. Come mai ti duole?
- Forse sono le bugie a ingrossarmi i turbinati. Fatico a respirare!
- Delle tue bugie sanno tutti. Dei turbinati no. E il naso è uguale a prima.
- La fatina mi ha detto che più di così non può allungarsi.
Mastro Geppetto si dette una grattatina al capo. Era perplesso.
- Però ti fa ancora male.
- Sì perché visto che non può più crescere … la fatina mi punisce facendomi sentire la bua.
- Allora devi aver combinato qualcosa che in qualche modo l’ha offesa!
- Niente babbino. So che a un certo punto si è arrabbiata.
- A un certo punto di quale punto? Raccontami con precisione come è andata. Così vedrò d’aiutare il mio burattino.
-Sigh…sigh - Pinocchio si asciugò gli occhietti con il dorso delle mani. – Stavo camminando sulla spiaggia quando la incontrai. Sembrava contenta. E io credendo di farla più contenta le dissi di come tu babbo mio ti diverti al computer con tutte le tue geishe che ti seguono a bacchetta come se anche tu avessi la bacchetta magica. E che sei tanto buonino perché fai tanti complimenti sia alle belle che alle brutte. Così tanti che ti si asciuga perfino la lingua! Tutto qui.
Mastro Geppetto divenne rosso in volto.
- Certo che tu sei un grullo! Dovevi proprio spifferarle delle mie geishe? Sai che la fatina è gelosa! Ho fatto male a scolpirti anche la lingua. Ora te la trancio!
Temendo nel contempo cosa la fatina avesse riservato a lui.
Racconto scritto il 11/03/2020 - 09:12
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Commenti
Forza Ida...adesso ne stiamo uscendo...pubblica qualcosa...grazie per il bel commento, molto gradito. Ciaociao.
Giacomo C. Collins 17/05/2020 - 19:04
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Giacomo,
sono io che ti ringrazio per tutti i costruttivi interventi donati alle mie opere.
sono io che ti ringrazio per tutti i costruttivi interventi donati alle mie opere.
E ora rispondo alla tua domanda.
Per quanto concerne i “Lavori” , fortunatamente ne ho tantissimi , sia in archivio che in continua produzione (romanzi , racconti, poesie, aforismi ). Alcune mie opere sono pubblicate in cartaceo e in eBook.
Qui, come giustamente hai notato, da un po’ non pubblico. E ciò per svariati motivi … uno di questi potrebbe essere dovuto proprio alla situazione che tutti stiamo vivendo e che rende ancora più sporadica la mia voglia di pubblicare.
Grazie ancora, ricambio la buona fortuna per la salute.
Ida Falconeri 27/03/2020 - 13:36
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Grazie per il bel commento...ma tu che fai, non pubblichi più? Non hai lavori in archivio?...vabbè, passerò a leggere i tuoi pubblicati prima che ti conoscessi. ciao...e buona fortuna per la salute.
Giacomo C. Collins 27/03/2020 - 07:45
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Un grazie anche agli ultimi intervenuti.
Ida Falconeri 13/03/2020 - 11:01
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Il mondo virtuale è una grande "zuppa"...e succede che qualcuno si confonda...
Sottile e scritto molto bene!
Sottile e scritto molto bene!
Grazia Giuliani 12/03/2020 - 13:16
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Molto interessante questo Pinocchio qui alle prese con qualche difettuccio del padre...
Ernesto D’Onise 12/03/2020 - 11:13
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Un grazie a tutti voi ... con stretta di mano virtuale!
Ida Falconeri 12/03/2020 - 10:23
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Bellissimo, molto digvertente e sopratutto ben scritto, il che non guasta perché come diceva un grande( chissà chi era, non lo ricordo)la forma è anche contenuto. Brava!
Giacomo C. Collins 11/03/2020 - 18:14
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Molto divertente e con un profondo significato!
Anna Maria Foglia 11/03/2020 - 17:04
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@Mirko D. Mastro(Poeta)...
ma ci mancherebbe, mai finire in linguaggi poco adatti!
ma ci mancherebbe, mai finire in linguaggi poco adatti!
Leo Pardiss 11/03/2020 - 16:43
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Io invece, senza polemica alcuna, trovo la scelta delle geishe intelligente...per non finire in un linguaggio poco adatto a questo bel testo
Mirko D. Mastro(Poeta) 11/03/2020 - 16:16
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Sinceramente non capisco cosa c'entri Geppetto con le geishe che sono di un mondo che non è il mondo di Geppetto.
Non era lui un povero falegname di un qualche borgo toscano e le geishe non sono dall'altra parte del mondo?
Mah...sarà forse il web che ha annullato le distanze! Trovo comunque una sottile ironia nel tuo scritto, applicabile ad estesi campi!
Non era lui un povero falegname di un qualche borgo toscano e le geishe non sono dall'altra parte del mondo?
Mah...sarà forse il web che ha annullato le distanze! Trovo comunque una sottile ironia nel tuo scritto, applicabile ad estesi campi!
Leo Pardiss 11/03/2020 - 13:39
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Bella fantasia, un racconto bello da leggere.
Maria Luisa Bandiera 11/03/2020 - 12:22
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Questo racconto è fantastico...ho riso come un matto. Poi ho riflettuto: complimenti per il significato...
Mirko D. Mastro(Poeta) 11/03/2020 - 12:10
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