Nelle ore pomeridiane di doposcuola alle scuole elementari “Puccini” veniva in classe un ragazzo che ci insegnava l'arte degli scacchi. Il salto a elle del cavallo la orizzontalità e verticalità della torre e l'obliquità del subdolo alfiere.
Capitava, a volte, di giocare anche contro di lui.
Ci aveva detto che tra le aperture ce n'era una che permetteva un'avanzata doppia dei pedoni estremi dello schieramento.
Chissà perché questa mossa la gradiva tanto da esprimere la sua soddisfazione se la facevamo.
Noi non sapevamo cosa farcene di quella preziosa mossa; il risultato della partita non cambiava e perdevamo con le stesse modalità di sempre.
Ma avevamo avuto il suo prezioso apprezzamento!
Capitava, a volte, di giocare anche contro di lui.
Ci aveva detto che tra le aperture ce n'era una che permetteva un'avanzata doppia dei pedoni estremi dello schieramento.
Chissà perché questa mossa la gradiva tanto da esprimere la sua soddisfazione se la facevamo.
Noi non sapevamo cosa farcene di quella preziosa mossa; il risultato della partita non cambiava e perdevamo con le stesse modalità di sempre.
Ma avevamo avuto il suo prezioso apprezzamento!
Racconto scritto il 22/06/2020 - 07:59
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Commenti
Spesso chi è in posizione di predominio ti convince che sei bravo se fai qualche cosa che lui apprezza anche se questo ti porterà a perdere la partita contro di lui, sempre. Gramsci la chiamava Egemonia culturale.
Glauco Ballantini 22/03/2021 - 19:36
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Il giovane scacchista la sapeva lunga, era sempre a "cavallo", ecco. Beh, del resto chi non e capisce di scacchi ogni mossa è sbagliata.
Invito l'autore a visionare la serie TV "La regina degli scacchi" targata Netflix.
Alla prossima!!!
Invito l'autore a visionare la serie TV "La regina degli scacchi" targata Netflix.
Alla prossima!!!
Giuseppe Scilipoti 22/03/2021 - 13:44
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Apprezzamento anche da parte mia nonchè quell'esprimere la mia soddisfazione di aver letto questa chicca autobiografica. La mossa d'apertura narrativamente parlando lo chiamo incipit, che stuzzica l'interesse nel leggere il raccontino, peraltro in "poche mosse" ovverosia con il dono della sintesi Ballatini riesce con dovizia a fare scacco matto, scrivendo un qualcosa di incentrato e di centrato.
(segue)
(segue)
Giuseppe Scilipoti 22/03/2021 - 13:42
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Grande Glauco...hai riassunto in poche righe una vecchia credenza che muovere i pedoni laterali in apertura è una buona mossa perché permette alle torri di entrare in gioco prima.Il problema è che con molti pezzi in campo le torri non hanno spazio per i loro movimenti...in breve quella è una delle peggiori, se non la peggiore in senso assoluto, aperture che si possa fare. Ciaociao.
Giacomo C. Collins 22/06/2020 - 20:19
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