Questo non è il momento di pensare ai regali per lasciare tutti a bocca aperta, non è quel momento di ridere e scherzare tra folle di parenti e amici.
Non saranno feste di gioia, ma saranno giorni di solitudine e tristezza. Non saremo sul balcone o in strada a gridare felici per un anno che se ne va e un altro che arriva.
Sono morte molte persone, nelle nostre città, nei nostri paesi, nel mondo intero si piange ancora e le strade si colorano di neve sporca.
Abbiamo perso ogni magia, festeggiare non avrà lo stesso sapore di un dolce panettone, né il sapore di un biscotto sotto l’albero.
I fuochi d’artificio non brilleranno di felicità ma soltanto di egoismo, quel che potremmo fare è alzare nel cielo milioni di fiaccole o palloni bianchi, per ricordare coloro che hanno perso la vita, in una battaglia che mai avremmo pensato di vivere.
Resteremo in silenzio, ascoltandoci dentro come le radici di un albero che scavano nel terreno, ringraziando l’universo per averci permesso di essere ancora qui.
Il regalo di natale più grande che possiamo fare ora è rispettare ogni singola vita, da qui e per sempre.
Questo ci renderà umani.
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