In breve questa cosa dello scrivere si riassume in questo: c'è una pagina bianca, oddio bianca, magari ha delle righe oppure una cornice sottile tutt'attorno ma, vedi, su quella pagina non c'è scritto ancora proprio nulla.
Io mi siedo e dalla mia testa scaturiscono immagini che diventano parole, le parole diventano segni e quei segni, uno in fila all'altro, diventano frasi e poi periodi e infine storie intere.
Si dà il caso che, per legge statistica, sia altamente improbabile e potrei anche dire impossibile, che qualcun altro, nella storia e nei secoli possa, in un foglio bianco, scrivere quel medesimo ordine di segni, quelle frasi e quei periodi.
Come se in quel codice si nascondesse la mia matrice e quindi la mia anima e le emozioni che mi definiscono e che, in fondo, sono la parte più vera e intima di me.
Ti immagini? Tu leggi un mio scritto e la mia anima è lì vicino a te a raccontarti una storia ed emozionarsi; con te.
Anche se non ti conosco, anche se non so che vita fai, le nostre anime si toccano mentre sfogli quelle pagine e scorri, tocchi con i tuoi occhi le mie parole.
Ora sii sincero, dimmelo, non è forse magia questa?
E dimmi, negalo se sei capace, che anche se nella sua testa parlo con la tua voce, ora non mi senti proprio qui accanto a te?
Sono qui e tutto questo è per te, chiunque tu sia.
Non c'è dono più prezioso di ciò che al tatto è impalpabile; dagli pure il valore che prefirisci ma sappi che io glielo avrò già dato perché mi basta sapere di essere entrato in quel piccolo spazio della tua memoria e di aver avuto un briciolo del tuo prezioso tempo per ritenermi un uomo ricco: ti sono grato, chiunque tu sia, per avermelo dedicato.
Io mi siedo e dalla mia testa scaturiscono immagini che diventano parole, le parole diventano segni e quei segni, uno in fila all'altro, diventano frasi e poi periodi e infine storie intere.
Si dà il caso che, per legge statistica, sia altamente improbabile e potrei anche dire impossibile, che qualcun altro, nella storia e nei secoli possa, in un foglio bianco, scrivere quel medesimo ordine di segni, quelle frasi e quei periodi.
Come se in quel codice si nascondesse la mia matrice e quindi la mia anima e le emozioni che mi definiscono e che, in fondo, sono la parte più vera e intima di me.
Ti immagini? Tu leggi un mio scritto e la mia anima è lì vicino a te a raccontarti una storia ed emozionarsi; con te.
Anche se non ti conosco, anche se non so che vita fai, le nostre anime si toccano mentre sfogli quelle pagine e scorri, tocchi con i tuoi occhi le mie parole.
Ora sii sincero, dimmelo, non è forse magia questa?
E dimmi, negalo se sei capace, che anche se nella sua testa parlo con la tua voce, ora non mi senti proprio qui accanto a te?
Sono qui e tutto questo è per te, chiunque tu sia.
Non c'è dono più prezioso di ciò che al tatto è impalpabile; dagli pure il valore che prefirisci ma sappi che io glielo avrò già dato perché mi basta sapere di essere entrato in quel piccolo spazio della tua memoria e di aver avuto un briciolo del tuo prezioso tempo per ritenermi un uomo ricco: ti sono grato, chiunque tu sia, per avermelo dedicato.
Mf
Racconto scritto il 10/02/2021 - 21:41
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