Non conoscevo Manolo Bellocchio, un ragazzo argentino, nato da genitori italiani che avevano fatto il percorso canonico degli emigranti. Aveva conservato la doppia cittadinanza.
Lo chiamarono alle armi in Argentina, come tutti quelli nella sua condizione, per “dare un aiuto alla sua terra”.
“Gli avevano dato le mostrine e le stelle e il consiglio di vendere cara la pelle”, ma Manolo cadde in battaglia nell’inferno della guerra delle Malvine, ventenne.
Il consolato trasmise al distretto di Piacenza la documentazione riguardante la sua triste vicenda conclusa in modo così repentino.
La dicitura sul verbale per esonerarlo dal servizio in Italia fu quasi comica: arruolato e dispensato, perché deceduto.
Lo conobbi così.
Lo chiamarono alle armi in Argentina, come tutti quelli nella sua condizione, per “dare un aiuto alla sua terra”.
“Gli avevano dato le mostrine e le stelle e il consiglio di vendere cara la pelle”, ma Manolo cadde in battaglia nell’inferno della guerra delle Malvine, ventenne.
Il consolato trasmise al distretto di Piacenza la documentazione riguardante la sua triste vicenda conclusa in modo così repentino.
La dicitura sul verbale per esonerarlo dal servizio in Italia fu quasi comica: arruolato e dispensato, perché deceduto.
Lo conobbi così.
Racconto scritto il 17/03/2021 - 11:54
Letta n.724 volte.
Voto: | su 1 votanti |
Commenti
Ci sono molti riferimenti diversi. Bobbio è il paese natale di Marco Bellocchio, il regista, ed è uno dei cognomi più frequenti. La parte centrale proviene dalla ballate dell'eroe di De Andrè che Tenco canta in un film di Salce, La cuccagna. Grazie del commento...
Glauco Ballantini 17/03/2021 - 18:28
--------------------------------------
Ho appena letto e commentato " Igor Michail" e "L'ultimo torneo del secolo"
Ti segnalo che in questi ultimi mesi ho rilasciato il mio parere anche nei seguenti scritti:
"Livorno, 19.08.50" - "L'ultimo Natale" - "L'arrivo" - "Vilma da Renaio a Barga" - "O tempora Haiku" -
- "Jambo" - "Anche Jonathan Livingston" - "La Compieta" - "Assenza" - "Il nostro Segreto" - "Per ferirsi basta un confine" -
Ti segnalo che in questi ultimi mesi ho rilasciato il mio parere anche nei seguenti scritti:
"Livorno, 19.08.50" - "L'ultimo Natale" - "L'arrivo" - "Vilma da Renaio a Barga" - "O tempora Haiku" -
- "Jambo" - "Anche Jonathan Livingston" - "La Compieta" - "Assenza" - "Il nostro Segreto" - "Per ferirsi basta un confine" -
Giuseppe Scilipoti 17/03/2021 - 16:39
--------------------------------------
* dedica.
Giuseppe Scilipoti 17/03/2021 - 15:58
--------------------------------------
Testo che si configura ad essere una dedicata, un testo quindi ispirato, amaro e dalla chiusa ironicamente amara. Di certo lascia qualche riflessione. Chissà quanti emigrati hanno combattuto indossando divise straniere. Di Manolo Bellocchio ne sono esistiti, ne esistono e ne esisteranno.
Ti confesso che a 25 anni mi venne la brillante idea di arruolarmi nella Legione Straniera. Poi ci ripensai in quanto sinceramente dare il culo ai francesi non mi andava.
Clicco cinque stelline, ho gradito la pubblicazione, direi che è direttamente proporzionale alle intenzioni, quindi reputo la lettura meritevole e rispettosa.
Alla proxxx!!!
PS. Qualche giorno fa ho letto e commentato "Statale dodici". Te lo segnalo in quanto mi dicesti che non ti arrivano le notifiche dei commenti.
Ti confesso che a 25 anni mi venne la brillante idea di arruolarmi nella Legione Straniera. Poi ci ripensai in quanto sinceramente dare il culo ai francesi non mi andava.
Clicco cinque stelline, ho gradito la pubblicazione, direi che è direttamente proporzionale alle intenzioni, quindi reputo la lettura meritevole e rispettosa.
Alla proxxx!!!
PS. Qualche giorno fa ho letto e commentato "Statale dodici". Te lo segnalo in quanto mi dicesti che non ti arrivano le notifiche dei commenti.
Giuseppe Scilipoti 17/03/2021 - 15:58
--------------------------------------
Inserisci il tuo commento
Per inserire un commento e per VOTARE devi collegarti alla tua area privata.