The Beast
Un colpo di Walther PKK 7.65 alla tempia è l'ultima cosa che ricordo. Buio. Solo buio, che si protrae per ore, giorni, o forse addirittura anni.
Riacquisto i sensi e mi guardo intorno, confuso e disorientato. Sono circondato da una selva tenebrosa e animata, da angoscianti rumori e strilla di origine ignota, tra cui un mostruoso muggito.
Nudo come un verme, mi faccio strada a fatica attraverso la vegetazione, fino ad emergere in un percorso sterrato che mi conduce in una cittadella, protetta da mura imponenti e antiche, dove posso distinguere innumerevoli macchie di sangue secco e scuro. Avverto un'atmosfera cupa e morbosa, e il mio raccapriccio accresce alla vista delle aleggianti e vaporose nubi rossastre.
Avanzo titubante all'interno di essa, quando una forza sconosciuta mi scaraventa giù in una fanghiglia maleodorante. Mi rialzo barcollando, lordato dalla testa ai piedi. Mentre cerco di riprendere l'equilibrio, scorgo una figura minacciosa somigliante al Minotauro che se ne sta immobile, con le braccia conserte, in fondo a una viuzza disseminata da torce accese le quali gettano ombre sinistre sulle pareti.
All'improvviso, un lampo scagliato dal cielo nero rischiara quel luogo per un istante come per ammonire la mia iniquità e quella di una moltitudine di presenze umane che si aggirano in preda al panico lungo un'intricata rete di passaggi.
Sopraffatto dal terrore, mi lancio in una corsa disperata. La demoniaca creatura mi raggiunge con agilità, incidendo una svastica sulle mie spalle con i suoi unghioni acuminati.
«Mein gott!» esclamo, contorcendomi per il dolore lancinante.
«Adolf, qui non c'è nessun Dio», sussurra la bestia, emettendo un alito caldo che mi invade le narici di un lezzo di morte.
Rassegnato alle crudeli tribolazioni che seguiranno, in questa dimensione infernale, pago a caro prezzo l'inferno che avevo causato in Terra.
Riacquisto i sensi e mi guardo intorno, confuso e disorientato. Sono circondato da una selva tenebrosa e animata, da angoscianti rumori e strilla di origine ignota, tra cui un mostruoso muggito.
Nudo come un verme, mi faccio strada a fatica attraverso la vegetazione, fino ad emergere in un percorso sterrato che mi conduce in una cittadella, protetta da mura imponenti e antiche, dove posso distinguere innumerevoli macchie di sangue secco e scuro. Avverto un'atmosfera cupa e morbosa, e il mio raccapriccio accresce alla vista delle aleggianti e vaporose nubi rossastre.
Avanzo titubante all'interno di essa, quando una forza sconosciuta mi scaraventa giù in una fanghiglia maleodorante. Mi rialzo barcollando, lordato dalla testa ai piedi. Mentre cerco di riprendere l'equilibrio, scorgo una figura minacciosa somigliante al Minotauro che se ne sta immobile, con le braccia conserte, in fondo a una viuzza disseminata da torce accese le quali gettano ombre sinistre sulle pareti.
All'improvviso, un lampo scagliato dal cielo nero rischiara quel luogo per un istante come per ammonire la mia iniquità e quella di una moltitudine di presenze umane che si aggirano in preda al panico lungo un'intricata rete di passaggi.
Sopraffatto dal terrore, mi lancio in una corsa disperata. La demoniaca creatura mi raggiunge con agilità, incidendo una svastica sulle mie spalle con i suoi unghioni acuminati.
«Mein gott!» esclamo, contorcendomi per il dolore lancinante.
«Adolf, qui non c'è nessun Dio», sussurra la bestia, emettendo un alito caldo che mi invade le narici di un lezzo di morte.
Rassegnato alle crudeli tribolazioni che seguiranno, in questa dimensione infernale, pago a caro prezzo l'inferno che avevo causato in Terra.

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Commenti
Anna Maria, Paolo e Barbara vi ringrazio per i vostri affettuosi commenti.
Dopo "Operazione Settoplastica", superata brillantemente (sebbene tra lavaggi, cure e qualsivoglia ci vorrà del tempo per ripristinarmi fisicamente per non parlare delle totale funzionalità delle narici) adesso mi cimento a "Operazione Oggi Scrivo", cercando di recuperare tutti i lavori che mi sono perso in questi giorni, lavori che riguardano gli amici/amiche scrittori/scrittrici a me molto cari/care.
Un salutone!
Dopo "Operazione Settoplastica", superata brillantemente (sebbene tra lavaggi, cure e qualsivoglia ci vorrà del tempo per ripristinarmi fisicamente per non parlare delle totale funzionalità delle narici) adesso mi cimento a "Operazione Oggi Scrivo", cercando di recuperare tutti i lavori che mi sono perso in questi giorni, lavori che riguardano gli amici/amiche scrittori/scrittrici a me molto cari/care.
Un salutone!



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Ciao Giuseppe carissimo...sono mancata alcuni giorni e non sapevo della tua operazione!Tantissimi auguri di buon guarigione 



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Auguri di pronta guarigione Giuseppe.


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Ciao Giuseppe, ho letto del tuo intervento di settoplastica...in effetti si sentiva la tua mancanza sul sito. Ti auguro di cuore una guarigione veloce e non troppo dolorosa!





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Maria Luisa e Paolo vi ringrazio!!!
L'horror, fino a dieci anni fa rappresentava il mio pallino, tant'è vero che investivo numerose ore del mio tempo, soprattutto con la cinematografia, prediligendo lungometraggi giapponesi, coreani e thailandesi. (Che so' brutti e angoscianti i personaggi dagli occhi neri posseduti da qualcuno o da qualcosa. Brrrrr!!!)
Poi, il mio interesse si è rivolto su altri generi puntando perlopiù sull'umoristico. Questo però non vuol dire che l'horror non mi dice più niente, anzi. Lo scritto ne è la prova.

L'horror, fino a dieci anni fa rappresentava il mio pallino, tant'è vero che investivo numerose ore del mio tempo, soprattutto con la cinematografia, prediligendo lungometraggi giapponesi, coreani e thailandesi. (Che so' brutti e angoscianti i personaggi dagli occhi neri posseduti da qualcuno o da qualcosa. Brrrrr!!!)
Poi, il mio interesse si è rivolto su altri generi puntando perlopiù sull'umoristico. Questo però non vuol dire che l'horror non mi dice più niente, anzi. Lo scritto ne è la prova.






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Non avevo ben capito, ma neanche lontanamente parlassi addirittura di Hitler! Avevo temuto parlassi di te carissimo Giuseppe, e quando ho letto una tua risposta è stato rasserenante sapere che in quel posto infernale vi era proprio il dittatore Tedesco. Raccontino scritto molto bene e scorrevole nel suo insieme. Ti faccio i miei complimenti perché ti migliori costantemente e progressivamente; sei tanto bravo nel comico quanto nell'Horror. Serenissima domenica e ogni bene invece a te Giuseppe.


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Mamma mia Giuseppe, mi hai fatto stare col fiato sospeso fino alla fine del racconto.
Hai ben utilizzato la tua fervida fantasia! Ovviamente 5 stelline!

Hai ben utilizzato la tua fervida fantasia! Ovviamente 5 stelline!




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Mirko, scusami per i refusi della mia risposta. Dal cellulare scrivere non è il massimo.
La tastiera non la batte nessuno.
La tastiera non la batte nessuno.



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Grazie Mirko per il commento. Parli della pistola, nevvero?
Guarda, il racconto è stato pubblicato anche altrove, e in pochissimi sono riusciti ad azzeccare in anticipo che il dannatissimo dannato è Hitler. La Walther Pkk 7.65 comunque fu adoperata da altri figure tristemente note, per non parlare di un certo numero di personaggi più o meno cardine della narrativa e della ​cinematografia.
Riguardo le citazioni... dunque, io sono del parere che ogni lettore dovrebbe formulare il proprio pensiero sentendosi stimolato da cosa gli suscita una determinata opera. Limitarsi solo alle citazioni, mi sembra un po', ecco...
insomma io direi che ci starebbe bene un parere accompagnato da una citazione, come spesso faccio io che non di rado adoro commentare inserendo citazioni cinematografiche o musicali.
Naturalmente sentiti libero di commentare come meglio ti aggrada, sei e sarai sempre una persona gradita.

Guarda, il racconto è stato pubblicato anche altrove, e in pochissimi sono riusciti ad azzeccare in anticipo che il dannatissimo dannato è Hitler. La Walther Pkk 7.65 comunque fu adoperata da altri figure tristemente note, per non parlare di un certo numero di personaggi più o meno cardine della narrativa e della ​cinematografia.
Riguardo le citazioni... dunque, io sono del parere che ogni lettore dovrebbe formulare il proprio pensiero sentendosi stimolato da cosa gli suscita una determinata opera. Limitarsi solo alle citazioni, mi sembra un po', ecco...
insomma io direi che ci starebbe bene un parere accompagnato da una citazione, come spesso faccio io che non di rado adoro commentare inserendo citazioni cinematografiche o musicali.
Naturalmente sentiti libero di commentare come meglio ti aggrada, sei e sarai sempre una persona gradita.






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“Sogno il giorno in cui usciranno dai flutti e stringeranno negli artigli immensi i resti dell'umanità insignificante, logorata dalle guerre... il giorno in cui le terre sprofonderanno e il fondo oscuro dell'oceano salirà.”
(H.P.Lovecraft)
So che non ami le citazioni, ma non ho resistito
(H.P.Lovecraft)
So che non ami le citazioni, ma non ho resistito



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Ti dico che mi ha appassionato. È un racconto ben costruito, diverso dai testi ai quali ci hai abituato. Ricco di descrizioni e scritto bene.
A proposito di Hitler, ti eri un po' svelato nell'ottimo incipit.
Complimenti
A proposito di Hitler, ti eri un po' svelato nell'ottimo incipit.
Complimenti



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Carissima Santa, nel tuo commento avverto reale apprezzamento, ti ringrazio
Soltanto verso la parte conclusiva del racconto lascio intendere al lettore che lo sventurato protagonista non è nientepopodimeno che Hitler, uno delle persone più meritevoli per... finire in un posto così.
Certamente c'è del Poe ma anche del Lovecraft. E non solo.
Un abbracciollo!


Soltanto verso la parte conclusiva del racconto lascio intendere al lettore che lo sventurato protagonista non è nientepopodimeno che Hitler, uno delle persone più meritevoli per... finire in un posto così.
Certamente c'è del Poe ma anche del Lovecraft. E non solo.
Un abbracciollo!





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Ti giuro che sono arrivata con patos fino alla fine.....speravo ti salvassi, ma rispetto l'intenzione dell'autore. Hai volato tra sogno, incubo e fantasia dai quali hai tirato fuori un racconto alla E.A. Poe. Inneggio alla tua fantasia che traduci molto bene in parole. Bravissimo.







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