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The Beast

Un colpo di Walther Pkk 7.65 alla tempia è l'ultima cosa che ricordo. Buio, buio e ancora buio, per interminabili momenti che forse perdurano da ore, giorni, o chissà quanti anni. 
Finalmente riacquisto la vista, l'udito, l'olfatto, il gusto, il tatto e le capacità motorie. Dove mi trovo? È un posto così terrificante, una selva tenebrosa animata da angoscianti rumori e strilla dall'ignota origine, tra cui un mostruoso muggito. 
Nudo come un verme, attraverso alcune stradine sterrate, fino ad arrivare in una cittadella dall'aspetto antico, credo medievale, protetta dalle mura imponenti dalle quali posso distinguere le innumerevoli macchie di sangue. Avverto un'atmosfera cupa e morbosa, inoltre ad accrescere il mio raccapriccio ci sono le aleggianti e vaporose nubi rossastre. Avanzo lentamente, finché non vengo scaraventato a terra da una forza sconosciuta.
Scheisse! Mi ritrovo ad annaspare in una nerissima fanghiglia dall'olezzo pestilenziale che mi fa contorcere lo stomaco. Mi rialzo penosamente in piedi e scorgo dapprima un'ombra, sino a delineare un'orripilante figura somigliante al Minotauro che se ne sta con le braccia conserte in fondo a una viuzza disseminata da torce accese. Sembra proprio che mi stia aspettando.
All'improvviso, un lampo scagliato dal cielo nerastro rischiara per un solo istante la cittadella come per ammonire la mia iniquità e quella di altri dannati che corrono freneticamente lungo un'intricata rete di passaggi. 
Sopraffatto dal terrore inizio a correre, ma è tutto inutile, la nefasta creatura mi raggiunge agilmente tirandomi per il collo per poi scarificare una svastica sulle mie spalle con i suoi unghioni acuminati. 
«Mein gott!» esclamo dolorosamente.
«Adolf, qui non c'è Dio, qui ci sono Io. Da queste parti si soffre e si patisce continuamente, il tempo non esiste, semmai il tormentoso eterno sempre» mi sussurra con tono mefistofelico, abbassando il capo. 
Rassegnato alle crudeli tribolazioni che seguiranno, in quest'Inferno sto pagando per l'inferno che avevo causato in Terra.  



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Racconto scritto il 20/03/2021 - 16:21
Da Giuseppe Scilipoti
Letta n.820 volte.
Voto:
su 8 votanti


Commenti


Anna Maria, Paolo e Barbara vi ringrazio per i vostri affettuosi commenti.
Dopo "Operazione Settoplastica", superata brillantemente (sebbene tra lavaggi, cure e qualsivoglia ci vorrà del tempo per ripristinarmi fisicamente per non parlare delle totale funzionalità delle narici) adesso mi cimento a "Operazione Oggi Scrivo", cercando di recuperare tutti i lavori che mi sono perso in questi giorni, lavori che riguardano gli amici/amiche scrittori/scrittrici a me molto cari/care.
Un salutone!

Giuseppe Scilipoti 29/03/2021 - 19:08

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Ciao Giuseppe carissimo...sono mancata alcuni giorni e non sapevo della tua operazione!Tantissimi auguri di buon guarigione

barbara tascone 27/03/2021 - 18:28

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Auguri di pronta guarigione Giuseppe.

Paolo Ciraolo 27/03/2021 - 18:05

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Ciao Giuseppe, ho letto del tuo intervento di settoplastica...in effetti si sentiva la tua mancanza sul sito. Ti auguro di cuore una guarigione veloce e non troppo dolorosa!

Anna Maria Foglia 27/03/2021 - 17:52

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Maria Luisa e Paolo vi ringrazio!!!
L'horror, fino a dieci anni fa rappresentava il mio pallino, tant'è vero che investivo numerose ore del mio tempo, soprattutto con la cinematografia, prediligendo lungometraggi giapponesi, coreani e thailandesi. (Che so' brutti e angoscianti i personaggi dagli occhi neri posseduti da qualcuno o da qualcosa. Brrrrr!!!)
Poi, il mio interesse si è rivolto su altri generi puntando perlopiù sull'umoristico. Questo però non vuol dire che l'horror non mi dice più niente, anzi. Lo scritto ne è la prova.

Giuseppe Scilipoti 23/03/2021 - 21:08

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Non avevo ben capito, ma neanche lontanamente parlassi addirittura di Hitler! Avevo temuto parlassi di te carissimo Giuseppe, e quando ho letto una tua risposta è stato rasserenante sapere che in quel posto infernale vi era proprio il dittatore Tedesco. Raccontino scritto molto bene e scorrevole nel suo insieme. Ti faccio i miei complimenti perché ti migliori costantemente e progressivamente; sei tanto bravo nel comico quanto nell'Horror. Serenissima domenica e ogni bene invece a te Giuseppe.

Paolo Ciraolo 21/03/2021 - 13:46

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Mamma mia Giuseppe, mi hai fatto stare col fiato sospeso fino alla fine del racconto.
Hai ben utilizzato la tua fervida fantasia! Ovviamente 5 stelline!

Maria Luisa Bandiera 21/03/2021 - 10:16

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Mirko, scusami per i refusi della mia risposta. Dal cellulare scrivere non è il massimo.
La tastiera non la batte nessuno.

Giuseppe Scilipoti 20/03/2021 - 21:53

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Grazie Mirko per il commento. Parli della pistola, nevvero?
Guarda, il racconto è stato pubblicato anche altrove, e in pochissimi sono riusciti ad azzeccare in anticipo che il dannatissimo dannato è Hitler. La Walther Pkk 7.65 comunque fu adoperata da altri figure tristemente note, per non parlare di un certo numero di personaggi più o meno cardine della narrativa e della ​cinematografia.
Riguardo le citazioni... dunque, io sono del parere che ogni lettore dovrebbe formulare il proprio pensiero sentendosi stimolato da cosa gli suscita una determinata opera. Limitarsi solo alle citazioni, mi sembra un po', ecco...
insomma io direi che ci starebbe bene un parere accompagnato da una citazione, come spesso faccio io che non di rado adoro commentare inserendo citazioni cinematografiche o musicali.
Naturalmente sentiti libero di commentare come meglio ti aggrada, sei e sarai sempre una persona gradita.

Giuseppe Scilipoti 20/03/2021 - 21:52

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“Sogno il giorno in cui usciranno dai flutti e stringeranno negli artigli immensi i resti dell'umanità insignificante, logorata dalle guerre... il giorno in cui le terre sprofonderanno e il fondo oscuro dell'oceano salirà.”
(H.P.Lovecraft)
So che non ami le citazioni, ma non ho resistito

Mirko D. Mastro(Poeta) 20/03/2021 - 19:51

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Ti dico che mi ha appassionato. È un racconto ben costruito, diverso dai testi ai quali ci hai abituato. Ricco di descrizioni e scritto bene.
A proposito di Hitler, ti eri un po' svelato nell'ottimo incipit.
Complimenti

Mirko D. Mastro(Poeta) 20/03/2021 - 19:44

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Carissima Santa, nel tuo commento avverto reale apprezzamento, ti ringrazio
Soltanto verso la parte conclusiva del racconto lascio intendere al lettore che lo sventurato protagonista non è nientepopodimeno che Hitler, uno delle persone più meritevoli per... finire in un posto così.
Certamente c'è del Poe ma anche del Lovecraft. E non solo.
Un abbracciollo!

Giuseppe Scilipoti 20/03/2021 - 18:46

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Ti giuro che sono arrivata con patos fino alla fine.....speravo ti salvassi, ma rispetto l'intenzione dell'autore. Hai volato tra sogno, incubo e fantasia dai quali hai tirato fuori un racconto alla E.A. Poe. Inneggio alla tua fantasia che traduci molto bene in parole. Bravissimo.

santa scardino 20/03/2021 - 18:36

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