Il pruneo frutto assaggiavi, un po acidulo
Inver ,ma ricco di quel sol che soverchia l' alte colline ,di lungi stan gli alberi come dolce
Imago , nella luce immersi.
Al far del mattino già verdeggia
Il bel pesco che s' adorna festante dei suoi violacei fior.
Tu contadinella assai felice per balzi vivi
I giorni più gai.
Li ,ove si respira aria tersa di frutti e fiori
sei spensierata ,voli nei campi al par d 'una vespa.
Odi rinascere la natura dal feroce verno,
che soffio' vagabondo per ogni colle
un gelido spirar.
Ah giovine vergine, dai sorrisi vivi
come ti poni serena tra i pini,
che donano al sussuro di primavera
l' alito di resina .
Sta a capo basso il bue domato
I solchi scavar ,
al giogo dell aratro piegato.
Spandono i semi i molli venti e di uccellini
un canto.
Eppur nella nera zolla polverosa ,dura
non si spegne il tuo melodico intonar
non ti tingi di fango,
pura rimani nel duro rassodar.
Ciliege , fragole
Saporiti lamponi
son il tuo manto ,
e ne assaggi le primizie
con la rosea bocca.
Che bel veder
Che dolce vita!
Ma orsu 'senti
gia i rintocchi di campana dal borgo?
E' il vespro che s'avvicina ,
corri alla tua cascina.
Fochi alti e giubilar contenti
l altri tuoi pari
Carni succose
E fumi densi di prelibati
manicaretti intringono
la sera, .
Di gia la caciara rintrona
per l 'attesa festa .
Torna il sereno suo visi
arrossati e l 'odor di terra
si spegne su abiti profumati
di lavanda.
Stan allegri alla brace,
sognano tra vino e abbracci
vecchiarelli e figli.
Corrado cioci
Corrado cioci
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