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L'ammartaggio

Stop! Non va assolutamente bene! 
Lo so, sono un perfezionista rompicoglioni, quindi rassegnatevi, d'altro canto la Federazione Russa ci ha assegnato un compito estremamente difficile. Ve lo ripeto per l'ultima volta: noi di Rossiyawood non dobbiamo destare sospetti. Avete presente la Hollywood negli anni sessanta con l'allunaggio? Ecco, evitiamo.
Prima di rimetterci al lavoro, è doveroso esporre alcune osservazioni. Innanzitutto una tirata d'orecchie al tecnico delle luci in quanto non mi soddisfa l’illuminazione. Ditegli anche di cambiare la tonalità rossastra. D'altronde il set deve ricreare una porzione convincente della superficie di Marte. 
Michail, sposta la bandiera russa vicino a un cratere, cosicché i cameramen possano offrire inquadrature più accattivanti. Il discorso del Presidente, accompagnato dall'inno nazionale in sottofondo, meglio inserirli sul finire per far sì che il pubblico si concentri sulle immagini e sui “dialoghi” dei due astronauti. Umh, a proposito…
Sceneggiatoreeeeee! Non ti avevo detto di modificare il copione e di depennare le sequenze con i marziani che accolgono gli astronauti con intenzioni pacifiche? Ascolta, non stiamo mica girando un film di fantascienza.
Popov, quelle macchie di caffè sul busto si notano lontano un miglio. Fatti dare dalla costumista un'altra tuta spaziale. Dai, sbrigati, non restare imbambolato. 
Zobnin, fammi leggere la frase-tagline che ritieni ideale per Olenikov.
- Un piccolo passo per l'uomo, un grande passo per l'umanità. -
Ma sei impazzito? Vorresti proporre le stesse identiche parole di Neil Armstrong? Vattene, sennò sulla Luna ti ci spedisco io con un calcio in culo. In giornata vedi di stilare una riga idonea. 
Questo è tutto. Aspettiamo che ritorni Popov per il duecentesimo ciak.



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Racconto scritto il 12/12/2021 - 11:58
Da Giuseppe Scilipoti
Letta n.578 volte.
Voto:
su 6 votanti


Commenti


x Alfonso: il commento che mi hai rilasciato mi rende felicissimo. GRAZIE!
Questo racconto nasce da un'idea del mio amico artista e scrittore di nome Walter che tanti mesi fa mi propose di scrivere e pubblicare un "racconto cinematografico."
Lì per lì non capii cosa intendesse dire tant'è per l'esattezza, difatti poi si limitò a dirmi che prima o poi ci sarei arrivato da solo. Sicuramente intendeva dire un componimento in cui non si parlasse prettamente di cinema o di una sceneggiatura romanzata ma di uno scritto in cui bisognava cinematicamente... spaziare.

Giuseppe Scilipoti 14/12/2021 - 22:43

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x Paolo: grazieeee, il tuo secondo commento dimostra che il mio brano ti ha colpito di più rispetto alle mie precedenti pubblicazioni.
Prossimamente ne leggerai delle belle, tra cui argomentazioni che so per certo risultano le tue preferite. Comunque, figurati per il commento. A tal proposito vale sempre quello che ti scritto nell' aforisma datato 2017 cioè quello che inizia - - - Nel cammino della nostra vita... - - -

Giuseppe Scilipoti 14/12/2021 - 22:33

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Non ho visto la classica sedia con scritto dietro lo schienale la scritta REGISTA ma cerco di immaginare ugualmente. originali alcuni richiami che fanno parte della nostra storia non proprio recente, ma sempre nella mente di alcuni.
Originale il tutto e rimaniamo in attesa che torni Popov.

ALFONSO BORDONARO 14/12/2021 - 21:24

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Lo riletto ora (carissimo Giuseppe) esilarante e non dire nulla. lol. 20 mila stelline.
p.s.
grazie di tutto cuore per il commento di stasera.

Paolo Ciraolo 14/12/2021 - 02:15

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Comunque, credo che un po' tutti i registi si lasciano andare alla nevrosi, specie in casi come questi visto che nel mio racconto si parla di un lavoro commissionato dal Governo della Federazione Russa.
Concordo sul fatto che dinanzi un'opera, l'umore del lettore o dello spettatore... ebbene sì, fa tanto.

Giuseppe Scilipoti 13/12/2021 - 21:42

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Gentili e squisiti Santa, Anna, Tonino e Angela, Paolo, Alberto, Moreno e Laura, i vostri commenti, nell'insieme srotolano il red carpet al mio animo narrativo/registico.
Essendo un appassionato di cinema, ho provato ad immaginare i russi che si beffano del mondo intero (americani in primis) attraverso un finto ammartaggio, inoltre ho inserito un umoristico riferimento sulla Teoria del complotto lunare.
Riguardo il commento di Anna Cenni: beh, direi che mi sono immedesimato un tantino troppo, anche perché ho sempre sognato di stare dietro la macchina da presa. Ma anche davanti e di lato.
(segue)

Giuseppe Scilipoti 13/12/2021 - 21:41

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Bellissima complimenti! Stelline in arrivo per te!!!

Laura Lapietra 13/12/2021 - 20:41

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Simpatico questo set lunatico
Aspettiamo il ritorno di Popov...

Moreno Maurutto 13/12/2021 - 20:14

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Un racconto simpaticissimo. "Lunare"
Ne approfitto per ringraziarti del commento riguardo alla mia nuova poesia

Alberto Berrone 13/12/2021 - 18:17

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Ma sei un GENIO!! Dico mi hai fatto ridere di cuore dalla seconda riga fino all'ultima. Sempre più bravo poi! Giuseppe, LODI E .. OGNI BENE.

Paolo Ciraolo 13/12/2021 - 17:58

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Carissimo Giuseppe volevo dirti che ti ho risposto alla richiesta soltanto ho sbagliato nel darle il giusto indirizzo, la trovi alla voce "La sua paziente tolleranza" non vorrei passare per incurante delle prove a cui gli amici chiedono la mia opinione, certo son uscito fuori dai binari, di questo ti chiedo sin d'ora di perdonarmi, ma tu sei così buono e sono certo che lo farai ti abbraccio con affetto buon lavoro, Tonino Ciao

FADDA TONINO 13/12/2021 - 08:09

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Bisogna essere molto bravi per coinvolgere il lettore e tu ci riesci sempre. Complimenti Giuseppe. Alla prossima *****

Angela Randisi 12/12/2021 - 16:32

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Complimenti Giuseppe, da quì ho potuto sentire Leonard e un brulicare di giovanissime stelle che ridevano gustosamente, vuol dire che sei Bravissimo Complimenti e Buon Natale Tonino Ciao!!

FADDA TONINO 12/12/2021 - 16:04

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Ma che regista ...incontentabile ahahah..che racconto carino ..però ..l autore è forse in una fase di rabbia repressa? O almeno è quello che percepisco io e spesso si percepisce fuori quello che si sente dentro. Che sia io l arrabbiata? Cmq ..tu scrivi da Dio.

Anna Cenni 12/12/2021 - 13:22

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Ahahah..di questi tempi un racconto frizzante e carino ci voleva davvero. Sei un cineasta nato. Si snoda il dialogo con la tecnica del dialogo frammentato dalla narrativa. AlLa fantasia va il mio Oscar per te. Le stelline, quelle della bandiera statunitense sono un pochino troppo ti devi accontentare solo di cinque. Complimenti.

santa scardino 12/12/2021 - 13:05

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