Era la nebbia
da quel pezzo di cielo, che limpido voleva coprirci dal male del mondo.
E noi avvolti da una sottile nebbiolina estiva, avvertivamo il disagio
di un mondo opaco, negato,
che filtrava pochi raggi di luce
nell'oscurità beffarda, trafitta da aghi e spade, che ferivano l'anima.
Tra una carezza e una dura parola come la pietra, cercava di privare
il senso non dovuto di un cielo stellato, poi perso in cunicoli di un dolore, nascosto nel pianto.
Una bianca nebbia celava al tuo cuore la risposta, di quel profondo antico di bimbo, dove la paura scorreva come
un torbido fiume.
E si perde il senso nascosto di un uomo
che voleva amare, senza essere libero di essere dalle goccioline fitte,
che avvolgono strade strette, senza luci che fendono, ma, annientano,
anche le cose più vere.
E noi resteremmo solo nebbia lontana, dove il sole non asciuga pianto,
ma respira gocce di rugiada, se la mattina non porta quel suono di note nel cuore, se tutto il resto, resta, avvolto dal silenzio opaco,
di un amore, che per te, forse, non può risorgere!
-Il senso della poesia è quello di accendere una luce e lasciarla splendere nei cuori spenti!
Margherita P. @
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Un abbraccio con affetto, buona domenica
Grazie Adriano
Grazie Tonino
Grazie Barbara
Buon sabato a tutti