Un sogno ad occhi aperti
Ricordo di essere stato in un museo dove c’erano quadri dalle tante tecniche diverse; e di essere rimasto colpito dalla ragazza bionda che in un dipinto si pettina i capelli, in un altro ha un ombrellino e in un altro ancora è sull’altalena.
Guardavo, guardavo e mi si chiudevano quasi gli occhi…
…sotto i rami di alberi altissimi. Tra muschi e ricci di castagne c’era un bosco incantato.
All’ombra delle piante, su un prato verde e soffice, tra tulipani e denti di leone la regina Bionda continuava a pettinarsi i capelli.
Tanto tempo fa il suo re era un bel ragazzo con la passione per la pittura, ora scriveva filastrocche:
Sopra la panca il picchio campa,
sotto la panca il merlo crepa
La regina non riusciva a dimenticare quando il re disegnava tutta la notte la sua Bionda con l’ombrellino, sull’altalena.
Ricordo poi che mia madre mi chiamò per tornare a casa: <<Simone, vieni. Stai sognando ad occhi aperti?>>.
Dopo essere saliti in auto, mentre eravamo fermi al semaforo, un picchio e un merlo guardavano mio padre da un albero sorridendo.
Credo di averli sentiti cantare
Tanti auguri a te,
tanti auguri a te…
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Domani, augurandomi ci siano molti altri 11 aprile "qualunque", sull'albero al semaforo cercherò con lo sguardo quel merlo e il picchio
Complimenti, Simone, assai ben descritto il tuo sogno a occhi aperti