Soggetto Beta II°ep. Benjamin e gli incontri al circolo
Intanto Benjamin:
-Finalmente! Ora posso mettere a frutto e testare le nozioni di cui mi hanno costantemente bombardato, li stupirò, ho tante energie in corpo e in qualche modo dovrò scaricarle, non perderò tempo in preamboli, starò tra gli umani a confondermi con loro, mi circonderò di persone sane e importanti, leggerò i loro pensieri, li farò miei trasformandoli a piacimento.
La dottoressa Gladys si stupirà, non ha messo in conto le mie potenzialità, mi divertirò parecchio con lei, soddisferò la sua fame di sapere.
Una bella doccia per rinfrescarmi poi andrò in quel circolo privato a osservare i comportamenti dei soci, magari troverò qualcosa di interessante di cui mi possa nutrire per rafforzare i miei poteri-.
Una musica soffusa accolse l'ingresso di Benjamin mentre si avvicinava al lussuoso piano bar, chiese un drink e andò a sedersi in un comodo e vistoso divano di velluto rosso.
Il suo ingresso non era passato inosservato, avvertiva sguardi incuriositi e anche a distanza leggeva i loro pensieri immagazzinandoli nella sua memoria.
Sorrise loro accennando un saluto sollevando il bicchiere, un invito esplicito a brindare con lui.
-Siete nuovo? Non vi abbiamo mai visto prima d'ora, di cosa vi occupate? Piacere sono Marcus e mi occupo di finanza, lei?-
-Si, mi sono trasferito di recente, mi chiamo Benjamin, anch'io mi occupo di finanza, cosa ne pensa di questa crisi che il mondo sta affrontando? Stavo chiedendomi come mai il mercato Cinese stia avanzando cosi velocemente nei territori mondiali e noi gli stiamo dietro senza riuscire a fermare la loro avanzata-.
In pochi minuti era riuscito a carpire ogni singolo pensiero del malcapitato, brindarono all'amicizia e ai progetti da realizzare nel mercato per dilapidare ignari cittadini che pensavano di investire i loro risparmi e assicurarsi un solido futuro.
Poveri illusi, l'arte della manipolazione era un buon mestiere, rendeva parecchio a gente senza scrupoli, come loro.
Era bastata una stretta di mano per far divenire Marcus suo schiavo, aveva soggiogato la sua mente, vuotandola e immettendo i suoi voleri.
In breve tempo aveva preso potere su tutti, avrebbe avuto un'ottima squadra, la sua mente assimilava interrottamente nozioni e tutti gli appartenevano.
Era solo l'inizio, doveva rientrare e riposarsi, troppe emozioni lo avevano affaticato ma quella brunetta che lo fissava gli aveva strizzato l'occhio, la salutò con un sorriso, sarebbe tornato il giorno dopo per approfondire la conoscenza...
Intanto la dottoressa Gladys leggeva e registrava ciò che giungeva attraverso il microchip, dati stranamente accavallati e incomprensibili, cominciava a preoccuparsi per il soggetto Beta, cosa stava combinando? Qualcosa non stava funzionando come sperava...
Continua...
Voto: | su 2 votanti |
Dolce notte, Genè
Mi piace proprio questo tuo racconto.
Aspetto la prossima puntata, buona serata, ciao,
Marina
Scusami tanto... sto davvero invecchiando.
Perdonami, cara, te ne prego...
ho letto da poco un suo racconto per questo ho fatto questo mentale "scambio".
Sono mortificata
Bravissima Maria Luisa
alla prossima puntata