Mamma.
Si sbriciola il pane fresco al tocco delle tue mani che lo hanno preparato.
L'aroma e la fragranza che ne precedono poi i tuoi passi. Li sento.
Il gioco pare poi una scusa per incalzarmi a mangiare: Vieni a prendere il tuo pane, gioia di mamma!
Inebriano i miei sensi affascinati come sono dai miei ricordi e i tuoi modi gentili.
Le mani bianche che sanno ancora di farina attaccaticcia sulla pelle
ne fanno assumere ora un aspetto più gradevole ai miei occhi.
Guardano all'età attraverso i tuoi, ai pomodorini secchi nel pane
l'origano e della cipolla e l'olio che mi sento trasportare negli anni;
si quell'olio quasi piccante lì inteso quasi a voler sposare l'uno e l'altro ingrediente toccasana, nel contesto del tutto!
Quelle azioni degli assaggi dopo che mi avevi rifocillato sembravano non mi volessero perdere di vista neanche un solo momento. Di quell' affezionato a me di loro che ne sarà stato?
Era come se a rincorrere il pallone oltre a me ci fossi tu ed aspettavi proprio il mio passaggio per concludere e segnare.
Mi consegnavi come in mano i punti della vita ed io ti dicevo mamma
ora so
quel pezzo di pane che si spezzava in bocca e che allora neanche mi gustavo ma al più divoravo
eri tu.
Mi manchi un sacco da morire, Mamma!
Com'è che se anche lo preparo, questo pezzo di pane per quanto fresco esso sia e la cura che ci metto, non viene mai cosi buono come lo facevi tu con le tue mani, eh mamma?
L'aroma e la fragranza che ne precedono poi i tuoi passi. Li sento.
Il gioco pare poi una scusa per incalzarmi a mangiare: Vieni a prendere il tuo pane, gioia di mamma!
Inebriano i miei sensi affascinati come sono dai miei ricordi e i tuoi modi gentili.
Le mani bianche che sanno ancora di farina attaccaticcia sulla pelle
ne fanno assumere ora un aspetto più gradevole ai miei occhi.
Guardano all'età attraverso i tuoi, ai pomodorini secchi nel pane
l'origano e della cipolla e l'olio che mi sento trasportare negli anni;
si quell'olio quasi piccante lì inteso quasi a voler sposare l'uno e l'altro ingrediente toccasana, nel contesto del tutto!
Quelle azioni degli assaggi dopo che mi avevi rifocillato sembravano non mi volessero perdere di vista neanche un solo momento. Di quell' affezionato a me di loro che ne sarà stato?
Era come se a rincorrere il pallone oltre a me ci fossi tu ed aspettavi proprio il mio passaggio per concludere e segnare.
Mi consegnavi come in mano i punti della vita ed io ti dicevo mamma
ora so
quel pezzo di pane che si spezzava in bocca e che allora neanche mi gustavo ma al più divoravo
eri tu.
Mi manchi un sacco da morire, Mamma!
Com'è che se anche lo preparo, questo pezzo di pane per quanto fresco esso sia e la cura che ci metto, non viene mai cosi buono come lo facevi tu con le tue mani, eh mamma?
Francesco Currò
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Racconto scritto il 20/05/2022 - 14:38
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Voto: | su 2 votanti |
Commenti
Grazie del vostro apprezzamento gentilissimimi poeti! Un lieto buongiorno a tutti!
Francesco Curro 21/05/2022 - 11:39
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Piaciuto e apprezzato.
Maria Luisa Bandiera 21/05/2022 - 10:14
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Molto dolce e nostalgico, piaciuto
Marina Assanti 20/05/2022 - 18:42
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Dolcissimo racconto...mi è molto piaciuto
Mirko D. Mastro 20/05/2022 - 18:16
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Quanta nostalgia viene anche a me leggendo questo racconto così semplice e spontaneo come l'amore materno .
Grazie di avermi fatto sognare ad occhi aperti.
Grazie di avermi fatto sognare ad occhi aperti.
Graziella Silvestri 20/05/2022 - 18:14
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