La fragile Europa, vaso di argilla tra vasi di ferro di manzoniana memoria (USA, RUSSIA, CINA, PAESI ARABI), starnazza come un’anatra da cortile, imponendo sanzioni a destra e a manca, stretta tra la crisi energetica (gas e petrolio) e la crisi alimentare indotta da una politica scellerata (per l’Italia strozzata dalle quote latte, da importazione di olio d’oliva da paesi africani, da distruzione al macero delle arance, da dislocazione della coltivazione delle barbabietole da zucchero, da importazione da paesi asiatici del pomodoro e tante altre fesserie come lo studio della “curvatura dei cetrioli” o “la misura delle cozze”).
Il FORTE SOSPETTO è la politica corruttiva esercitata da diversi anni dai Paesi del Golfo verso le istituzioni europee, per scardinare il fragile meccanismo comunitario e influenzare politicamente col loro denaro le decisioni dei parlamento europeo a loro favore senza farsi scrupolo alcuno, compresa l’immigrazione clandestina che ci porterà alle frontiere milioni di disperati, visto che hanno fiumi di denaro per corrompere chiunque.
Ci troviamo ora a dover elemosinare gas e petrolio con pochi soldi a disposizione e un’inflazione galoppante foriera di un impoverimento generale che porterà una scarsità di prodotti alimentari sul mercato (e anche di prodotti industriali e tecnologici), facendoci indietreggiare economicamente al primo dopoguerra dello scorso secolo.
Dulcis in fundo, se la crisi iraniana dovesse precipitare, con la chiusura annunciata dello Stretto di Hormuz, dove transita un terzo del petrolio mondiale, il cappio al collo all’Europa è assicurato (l’energia nucleare pulita di nuova concezione che produce di più di quanto consuma è purtroppo ancora molto lontana ….).
Il FORTE SOSPETTO è la politica corruttiva esercitata da diversi anni dai Paesi del Golfo verso le istituzioni europee, per scardinare il fragile meccanismo comunitario e influenzare politicamente col loro denaro le decisioni dei parlamento europeo a loro favore senza farsi scrupolo alcuno, compresa l’immigrazione clandestina che ci porterà alle frontiere milioni di disperati, visto che hanno fiumi di denaro per corrompere chiunque.
Ci troviamo ora a dover elemosinare gas e petrolio con pochi soldi a disposizione e un’inflazione galoppante foriera di un impoverimento generale che porterà una scarsità di prodotti alimentari sul mercato (e anche di prodotti industriali e tecnologici), facendoci indietreggiare economicamente al primo dopoguerra dello scorso secolo.
Dulcis in fundo, se la crisi iraniana dovesse precipitare, con la chiusura annunciata dello Stretto di Hormuz, dove transita un terzo del petrolio mondiale, il cappio al collo all’Europa è assicurato (l’energia nucleare pulita di nuova concezione che produce di più di quanto consuma è purtroppo ancora molto lontana ….).
Racconto scritto il 17/12/2022 - 11:00
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Commenti
Come si dice? Se tutto va bene, siam rovinati!!
Anna Cenni 17/12/2022 - 11:29
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Sono decenni che corrompendo politici, giornalisti, docenti, magistrati impongono una politica propalestina e proimmigrazione.
Fra pochi anni in molti stati saranno la religione maggioritaria e non molto dopo saranno i padroni.
Fra pochi anni in molti stati saranno la religione maggioritaria e non molto dopo saranno i padroni.
Aquila Della Notte 17/12/2022 - 11:09
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