Cenni di Marceau
lui appare nel suo completo grigio e senza calzini…
Loro ci insegnano
che non sempre esser fatti l’uno
per l’altra significa stare insieme.
Vestita della tenda che si gonfia dietro a una finestra lei avrà qualcuno
da rassicurare, poi
lo raggiungerà per arrotolargli le maniche
e allentare il nodo alla cravatta.
Le lascerà cadere la giacca sulle spalle, come due figure melanconiche.
Le chiederà lui di afferrargli forte la mano, e la condurrà solo fin dove
una stella danza sulle punte, e dietro a una piroetta al cielo si appoggia.
Lei potrà così sentirsi in bilico
tra donna e bambina, muovendosi alla poesia delle gocce nella pioggia.
Dicono che lui stette lì per un attimo, poi smise
di parlare a una mezzaluna orfana di una parte..
spenta nell’assenza che non sa mentire, quasi si staccasse
come acqua da una lacrima. E andò via dentro la sua arte.
Ogni volta che il sole si stropiccia pigro gl’occhi dietro ai panni
stesi, dicono anche che lui faccia ritorno.... solo ogni cento anni.
-ispirata dall’anima scrittrice della poetessa Anna C. con la sua “Il mimo”
Voto: | su 5 votanti |
Come una fiaba, nella delicatezza delle immagini e dei contenuti. Una grazia innata possiedi, Mastro Poeta, magnificamente ispirata dalla bellissima della mia poetessa scapigliata.
Complimentissimi Mirko!
Quando ti leggo, mi si posa una farfalla sul cuore...