Cenni di Marceau
lui appare nel suo completo grigio e senza calzini…
Loro ci insegnano
che non sempre esser fatti l’uno
per l’altra significa stare insieme.
Vestita della tenda che si gonfia dietro a una finestra lei avrà qualcuno
da rassicurare, poi
lo raggiungerà per arrotolargli le maniche
e allentare il nodo alla cravatta.
Le lascerà cadere la giacca sulle spalle, come due figure melanconiche.
Le chiederà lui di afferrargli forte la mano, e la condurrà solo fin dove
una stella danza sulle punte, e dietro a una piroetta al cielo si appoggia.
Lei potrà così sentirsi in bilico
tra donna e bambina, muovendosi alla poesia delle gocce nella pioggia.
Dicono che lui stette lì per un attimo, poi smise
di parlare a una mezzaluna orfana di una parte..
spenta nell’assenza che non sa mentire, quasi si staccasse
come acqua da una lacrima. E andò via dentro la sua arte.
Ogni volta che il sole si stropiccia pigro gl’occhi dietro ai panni
stesi, dicono anche che lui faccia ritorno.... solo ogni cento anni.
-ispirata dall’anima scrittrice della poetessa Anna C. con la sua “Il mimo”
Racconto scritto il 19/01/2023 - 09:45Voto: | su 5 votanti |
Mirko D. Mastro
20/01/2023 - 09:38
Maria Luisa Bandiera
20/01/2023 - 07:37 
Maria Luisa Bandiera
20/01/2023 - 07:36
Aquila Della Notte
19/01/2023 - 13:40 Come una fiaba, nella delicatezza delle immagini e dei contenuti. Una grazia innata possiedi, Mastro Poeta, magnificamente ispirata dalla bellissima della mia poetessa scapigliata.
Complimentissimi Mirko!
Quando ti leggo, mi si posa una farfalla sul cuore...

Marina Assanti
19/01/2023 - 10:54

Anna Cenni
19/01/2023 - 10:23




