Ha imparato ad amare quel buffo spaventapasseri che, con quell'aria sparuta e un po' impettita, si teneva in piedi grazie ai suoi bizzarri pensieri impagliati.
Spesso lo ammoniva dicendogli: "A niente servi e del nulla ti cibi".
Lo spaventapasseri, però, mai perdeva quel sorriso sbilenco, e la guardava con quei grandi bottoni dorati che erano i suoi occhi!
La amava profondamente e nel silenzio attese paziente che ella riscoprisse la lucente bellezza dei suoi accesi pensieri!
Spesso lo ammoniva dicendogli: "A niente servi e del nulla ti cibi".
Lo spaventapasseri, però, mai perdeva quel sorriso sbilenco, e la guardava con quei grandi bottoni dorati che erano i suoi occhi!
La amava profondamente e nel silenzio attese paziente che ella riscoprisse la lucente bellezza dei suoi accesi pensieri!
Racconto scritto il 27/03/2023 - 23:16
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Commenti
La mimesi dello spaventapasseri è tenera e triste al tempo stesso. Rappresenta l’essenza di uno stato d’animo, che immagino appartenere a un ragazzo mite.
Blu Fire 29/03/2023 - 12:21
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Lo strano connubio tra i pensieri di un'umana e un semplice spaventapasseri.
Raccontino ben espresso e letto con piacere.
Raccontino ben espresso e letto con piacere.
Maria Luisa Bandiera 28/03/2023 - 08:14
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