I rosaceei petali penduli dai rami,si librano in volo ,come leggere farfalle carezzati dai soffi di maggio .
Tutto è un fermento di vita l 'aere gentile ha l'odor del miele, dei pollini ,della rosa .
Il ronzio delle vespe laboriose non si ferma da mane a sera ed un fascio di luce scrolla le fronde dai novelli polloni ,che si destan dal verno.
Ai pie del pesco giovinili
amorosi sguardi dei giovinetti, impressi dai fecondi affetti.
La vita risplende nei loro gesti , freschi e innocenti ai primi sensi .
Ah beltà felice che dai la spe 'dei giorni ,
cone sei santa che le menti confondi.
Si guardan nei purissimi occhi come due fiumi uniti ,cercan di sfociar nel mare .
unico respiro d' anime pie.
S 'adorna di margherite , azzurri glicini,
odorosi gelsomini.
Eternale amor sotto quei rami sussurrato,
mai rapito dal vento ,ma saldo come le
radici del pesco .
Dolcemente il giorno culla i due amanti ,
tempo soave da non divider con la notte.
Splendea radioso il bell 'astro d'oro e quella luce si divideva nei colori che esaltavan la quiete dell orto.
Pigolan i pulcini sotto le tettoie ,
da lungi lesto il ritorno dei genitori.
Mille baci tra occhiate sparti ,
nel petto cresceva un foco che cupido ammaestra.
Amor ,amor che non diparte ma tiene saldi come ancora nel mar in burrasca ,
qui si cantan le dolci note .
Solleva l 'alito di maggio la chioma degli spensierati fanciulli e con rapida folata i petali a terra stanchi che tingono i flussi del ciel di rosea tintura .
Rimonta il sol con la sua corte,
con primavera frizzante e la sua voce
L' eterno non è di questo evo nel qual nasciamo e moriamo .
Ma l' infinito non si sfalda ,
l'.amor il tempo inganna ,
lascia il suo pegno nella pelle e l' alma
sempre dura ed e sovrumana.
Immensita che ruggi nella mente ,
nei petti,nei pensieri ,
libera conduci
ove il tempo non ferisce
nel perpetuo vigore.
Corrado cioci
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