L’Alba dell’Angelo- Premessa
Allora vi scriverò il libro che vorrete leggere, ma che non è stato ancora scritto.
Lo farò di notte, quando i pensieri non mi lasciano dormire. Dai margini della vita in cui vivo, e ve ne darò pagine di emozioni e inchiostro. Così dimenticherete, lo spero, che mi sto servendo delle parole.
E inizierete, con me o senza di me, il vostro viaggio
(ai miei figli)
… Mancava davvero poco. Un’ultima stanza. Nel libro era chiamata Locus. La Stanza dove tutto cessa di esistere, e dove esiste ogni cosa…
Quanto segue accadde sui fogli sopra la ruggine dell’ottone e il legno del manico di un tagliacarte.
Così rimasi lì.
Non so se siano trascorsi dieci o mille anni… quel che so è che me ne stavo tra le pagine bianche mai scritte del tomo quando qualcuno diede voce al batacchio
-Sono il vecchio della locanda a cui prima o poi darai un nome. Mi manda Samaèl-.
tertius liber
Racconto scritto il 07/04/2023 - 08:33Voto: | su 3 votanti |
Mirko D. Mastro
13/04/2023 - 15:27

Mary L
07/04/2023 - 21:45 Complimenti, Mastro Poeta...

Marina Assanti
07/04/2023 - 14:54

Anna Cenni
07/04/2023 - 10:39

Maria Luisa Bandiera
07/04/2023 - 09:23




