La razionalità è quell'abito che si indossa nelle grandi occasioni: ci aiuta a ragionare, ci fa prendere decisioni importanti. Poi c'è la parte emotiva; quella che solitamente viene definita "la parte scomoda." Quella un po' "scostumata" e che a volte ci procura problemi. Ci mette nudi, mostra le nostre "debolezze." Ci fa piangere, ci fa sorridere. Razionalità ed emotività camminano insieme; però quando la parte emotiva prende il sopravvento...allora iniziano i problemi. Cominci a dire cose che non dovresti dire e fai cose che non dovresti fare. Mandi qualcuno a quel paese, dici parolacce, ti opponi, ti infuri, ti arrabbi. In quel momento trovi sempre qualcuno che dice: 'o 'i' llocco, è asciuta pazza." Sì perché, se dici ciò che pensi e tiri fuori la parte più vera di te, allora sei fuori. Se invece ti profondi in convenevoli ed ipocrite esternazioni, allora sei socialmente contestualizzata e sei dentro. Ma dentro a cosa? Essere dentro; vuol dire essere inserita in un sistema dove tutti vanno in un'unica direzione. Il problema è che essere "dentro" ci rassicura perché ti senti supportato e non fa nulla se vieni soccorso da persone tutte uguali, che dicono tutte la stessa cosa e tu eviti di fare domande; perché già conosci le risposte. Ciò che conta è sentirsi "dentro." Poi improvvisamente smarrisci l'istinto, perdi il senso dell'orientamento, ti senti turbato. Ma niente panico, perché ti viene in soccorso il capo gregge: quello che ti porta a pascolare in universi paralleli, dove ti vengono mostrate cose inesistenti, spacciate per buone. E così pian piano, giorno dopo giorno, anno dopo anno, ci allontaniamo da noi stessi: incapaci di decidere da soli, lasciamo che siano gli altri a decidere al posto nostro. Se fossimo più istintivi, emotivi e meno razionali, forse troveremmo il coraggio di cambiare direzione. Se non siamo capaci di trovare un equilibrio fra mente e cuore; allora è meglio essere cavalli a briglie sciolte, anziché pecore. Chinare sempre il capo e obbedire, lasciare che altri ci deprivino di ciò che è nostro e saccheggino le nostre menti e le nostre anime, non è naturale: fino a quando potrà durare? Ma ne vale davvero la pena?
Racconto scritto il 29/07/2023 - 11:11
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Commenti
Condivido il tuo scritto, chi segue il gregge è sicuramente pecora!!
Anna Cenni 29/07/2023 - 12:57
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