Essendo un tipo ottimista, mi sono riempito di orgoglio per aver ottenuto da un otorino ottuagenario un po' ottuso, un ottavino in ottone appartenuto ad un ottico di Ottawa che lo aveva custodito ottimamente sopra una ottomana dell'ottocento, regalo di un oste di nome Otello che aveva un ostello ad Ostenda ed era molto amante delle ostriche di Odessa e degli orti ottogonali di Ortona. Tutto ciò però mi ha un po' ottenebrato non foss'altro per una sorta di ottundimento ottuso dovuto ad una specie di oscurantismo ottobrino pregno delle onomatopeiche opere di un certo Orlov di Oslo, ossessionato oltremodo da ondivaghi e obsoleti ossimori obliteranti ma fiducioso, però, di un olezzante approccio di tipo olistico oligodinamico... hic manebimus optime!
Racconto scritto il 24/10/2023 - 17:43
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