Affrancatura da 11,5 grivnie
Il giorno in cui arrivò la lettera il caprifoglio era dappertutto, come il caldo, e così lei si cinse a mo' della lonicera ma a un ricordo, alla luce calda dell' abat-jour.
Scrisse, righi su righi a quel figlio che non vedeva da prima che le milizie prendessero Chernobyl.
Infine appoggiò la penna, quando un insolito silenzio si abbatté sul giorno.
Scrisse, righi su righi a quel figlio che non vedeva da prima che le milizie prendessero Chernobyl.
Infine appoggiò la penna, quando un insolito silenzio si abbatté sul giorno.
-drabble
(dalla raccolta Su di un piede)
Racconto scritto il 28/10/2023 - 05:50
Letta n.306 volte.
Voto: | su 2 votanti |
Commenti
Faranno con suono tremendo un deserto, poi con grazia melliflua, lo chiameranno pace. Onore ai piccoli cristi di tutte le guerre!. complimenti!
Anna Cenni 28/10/2023 - 09:41
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Il silenzio sulle tagedie create dalle guerre, è doveroso.
Maria Luisa Bandiera 28/10/2023 - 09:18
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Drammatico, ben espresso in questo racconto breve nel quale il minimalismo letterario esalta ancor più la tragedia della guerra.
Mino Colosio 28/10/2023 - 07:17
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