In un fumetto di Claremont
Ogni sera in ogni parte del mondo s’ode la delicatezza di poche, semplici parole pronunciate da diversa sembianza ma lo stesso volto dai lineamenti morbidi e labbra sottili.
Torna tutte le notti, triste e felice, racchiuso nei sogni.
L’uomo col cappello sulla seggiola spaiata accanto al letto, si alza e appunta su di una pagina nell’angolo in basso de La morte non sia orgogliosa
…quando qualcuno muore, un capitolo non viene strappato dal libro ma viene tradotto in una lingua diversa
E bravo John Donne… dimmi, così, papà quale sarebbe la tua di lingua!?
Ho smesso di sognare
come facesti
anche tu
del resto
padre, troppo simile nell'ultima
tua ombra al patio
a quel David Forster Wallace
senza nemmeno averlo chiesto
(Strappi 1/5)
in calce “Le ore prima di un suicidio sono fatte di enorme presunzione ed egocentrismo” –D.F.W.
Nota: Nasce a Ithaca (New York) nel 1962 con la maledizione dello scrittore. Autore di Infinite Jest, romanzo a detta del Time tra i cento migliori in lingua inglese, la sua ultima opera incompiuta Il re pallido è stata finalista al Pulitzer 2012 per la narrativa.
Nel 2008, compagna la depressione, David Foster Wallace si consegnò alla morte da una trave in quel di Claremont
Voto: | su 1 votanti |