Fedora passò sul capo di Dio
Ogni sera in ogni parte del mondo s’ode la delicatezza di poche, semplici parole pronunciate da diversa sembianza ma lo stesso volto dai lineamenti morbidi e labbra sottili.
Torna tutte le notti, triste e felice, racchiuso nei sogni.
L’uomo col cappello sulla seggiola spaiata accanto al letto, si alza e scrive
Uno dei problemi più importante, quello della morte, è trattato sempre e solo da incompetenti. Non conosciamo il parere di nessun esperto (Francesco Burdin)
Nulla ebbe a dire
del cappello ancor in testa
la generosa falda
dei versi di De Nerval
e righi fermati e pizzicati,
girati dalla corda.
(Strappi 4/5)
in calce “Ahimè! quanto dev'essere felice la morte dell'uccello, nei boschi” –G. de Nerval
Nota: nasce a Parigi nei primi del ‘800, figura di spicco del romanticismo letterario.
“Il 26 gennaio 1855, all'alba pallida di un mattino di miseria, Gérard de Nerval è trovato in un angolo sordido tra vicoli tortuosi e un canaletto d'altri tempi. Chiuse gli occhi alla corda di tela grezza della ringhiera di una scala appiccicosa, sulla testa un cappello di forma alta”
(Jean-Pierre Verot, specialista in psichiatria)
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Meravigliosa nella sua lievità!! Complimenti..tantissimi!!