I figli dei diabetici, sono come le onde del mare
che si appoggino di lato e non vedano mai il sole
sono cuori senza meta, nei silenzi che spezzino i frastuoni
invitando il cielo che desideri, di rumore non parlarne
vivono nei tramonti, di un sogno apatico
di un destino scosso, di venti che soffino vigorosamente
ma in senso molto piatto. Origliano il vuoto leggendolo
che in fiammelle scure, si irrigidiscano
inventandosi storie, certi tante, altri poche
che si appoggino di lato e non vedano mai il sole
sono cuori senza meta, nei silenzi che spezzino i frastuoni
invitando il cielo che desideri, di rumore non parlarne
vivono nei tramonti, di un sogno apatico
di un destino scosso, di venti che soffino vigorosamente
ma in senso molto piatto. Origliano il vuoto leggendolo
che in fiammelle scure, si irrigidiscano
inventandosi storie, certi tante, altri poche
Racconto scritto il 07/03/2024 - 20:59
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Commenti
Grazie tante Francesco Scolaro. Buona fine settimana a te
MARIA ANGELA CAROSIA 08/03/2024 - 15:57
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Significativi versi di vite che vivono nelle retrovie non potendo soddisfare appieno i propri desideri. Molto apprezzata, complimenti, ciao
Francesco Scolaro 08/03/2024 - 09:47
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