Tutto passa
Passano e invecchiano i giorni, senza troppa indulgenza si accavallano i ricordi.
Tutto splende nel cielo azzurro come il mare in una sera di gennaio, il sole illumina lacrime e sorrisi e ci accompagna un senso di vuoto, che vuoto non è...
perché è pieno di te.
Ogni angolo, ogni via, ogni casa veste la maglia del tuo cuore, difficile strapparla dal petto, è incisa con il fuoco della passione di un tempo beato, che ha lasciato un segno in ogni prato.
Ricordo il tempo della gioia e rivedo mio padre che esulta per ogni tuo goal, il sorriso stampato sul volto per gioire la domenica pomeriggio, nonostante i solchi sul viso della stanchezza della settimana, passata i galleria. La sua felicità è contagiosa per me bambina, che non poteva capire, ma intuiva che c'era qualcosa nel cuore che palpitava dentro un pallone, saliva nel cielo per sgominare le nuvole, per regalarci un pezzo d'azzurro. Figurine riempivano album di storie, ma chi cercavano era lui, perché senza era il nulla, si avvertiva nell'aria che respiravo, perché il sorriso di mio padre era la cosa più bella che amavo.
Un riflesso, un raggio d'amore colpiva con forza il suo cuore, come quella sfera che colpiva con forza la rete e le grida riempivano lo spazio di gioia e pure io esultavo.
Non sapevo per chi, per cosa, ero lì che mi godevo la gloria. I ricordi sfilano beati come tante immagini di un lontano passato. Ignara della vita che scorreva troppo in fretta e finiva presto la partita. Tutto taceva troppo presto e il dolore incideva l'anima di pesanti lacrime da indossare, per tanti giorni a passare.
Ora che il rombo tace, quel tuono immenso d'amore che lui mio padre si portava in cielo, per campi celesti di sconfinate gioie, resto così a guardare con una passione che non credevo di avere, ogni tuo passo, giocato con un pallone, perché sfilano i ricordi di un tempo lontano, ma, così, colmo d'amore, che non si può spiegare, perché guardando te, vedo lui mio padre, in ogni angolo, l'amore mi scorre dal cuore agli occhi, testimoni di un silenzio magico.
Grazie per aver scelto noi, la nostra terra, la nostra anima...
Tutto splende nel cielo azzurro come il mare in una sera di gennaio, il sole illumina lacrime e sorrisi e ci accompagna un senso di vuoto, che vuoto non è...
perché è pieno di te.
Ogni angolo, ogni via, ogni casa veste la maglia del tuo cuore, difficile strapparla dal petto, è incisa con il fuoco della passione di un tempo beato, che ha lasciato un segno in ogni prato.
Ricordo il tempo della gioia e rivedo mio padre che esulta per ogni tuo goal, il sorriso stampato sul volto per gioire la domenica pomeriggio, nonostante i solchi sul viso della stanchezza della settimana, passata i galleria. La sua felicità è contagiosa per me bambina, che non poteva capire, ma intuiva che c'era qualcosa nel cuore che palpitava dentro un pallone, saliva nel cielo per sgominare le nuvole, per regalarci un pezzo d'azzurro. Figurine riempivano album di storie, ma chi cercavano era lui, perché senza era il nulla, si avvertiva nell'aria che respiravo, perché il sorriso di mio padre era la cosa più bella che amavo.
Un riflesso, un raggio d'amore colpiva con forza il suo cuore, come quella sfera che colpiva con forza la rete e le grida riempivano lo spazio di gioia e pure io esultavo.
Non sapevo per chi, per cosa, ero lì che mi godevo la gloria. I ricordi sfilano beati come tante immagini di un lontano passato. Ignara della vita che scorreva troppo in fretta e finiva presto la partita. Tutto taceva troppo presto e il dolore incideva l'anima di pesanti lacrime da indossare, per tanti giorni a passare.
Ora che il rombo tace, quel tuono immenso d'amore che lui mio padre si portava in cielo, per campi celesti di sconfinate gioie, resto così a guardare con una passione che non credevo di avere, ogni tuo passo, giocato con un pallone, perché sfilano i ricordi di un tempo lontano, ma, così, colmo d'amore, che non si può spiegare, perché guardando te, vedo lui mio padre, in ogni angolo, l'amore mi scorre dal cuore agli occhi, testimoni di un silenzio magico.
Grazie per aver scelto noi, la nostra terra, la nostra anima...
Margherita P.@
Racconto scritto il 22/04/2024 - 20:54
Letta n.298 volte.
Voto: | su 4 votanti |
Commenti
Un bellissimo racconto ricamato di commozioni che attraversano il cuore e si proiettano verso la figura paterna e verso un grandissimo campione che non si è mai sentito di tradire i suoi ammiratori. Grazie Margherita per le tue bellissime opere e per il tuo animo gentile, ciao
Francesco Scolaro 25/04/2024 - 18:12
--------------------------------------
Grazie di cuore Maria Luisa e Francesco
Margherita Pisano 23/04/2024 - 19:25
--------------------------------------
Ricordo il tempo della gioia e rivedo mio padre che esulta per ogni tuo goal, il sorriso stampato sul volto per gioire la domenica pomeriggio, nonostante i solchi sul viso della stanchezza della settimana, passata la galleria.
Sembra di vedere la stessa scena con mio padre.
Bellissimo racconto dei tempi passati dove eravamo felici con niente ora abbiamo tutto e non siamo contenti:
Sembra di vedere la stessa scena con mio padre.
Bellissimo racconto dei tempi passati dove eravamo felici con niente ora abbiamo tutto e non siamo contenti:
Francesco Cau 23/04/2024 - 15:53
--------------------------------------
Bellissimo racconto con i ricordi che lo accompagnano.
Maria Luisa Bandiera 23/04/2024 - 06:53
--------------------------------------
Inserisci il tuo commento
Per inserire un commento e per VOTARE devi collegarti alla tua area privata.