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Il Francescano

L’omelia, intensa e appassionata
lo spinge ad esondare
dal passo evangelico enunciato.


Parla degli ultimi
dei sofferenti, degli ammalati
dei bisognosi vecchi e smemorati
lasciati soli per il guadagno
perché i soldi non bastano mai.


Vibra forte la sua voce
quando parla d’amore
l’amore vero, quello praticato
non declamato
per rimediare alle false coscienze.


E qui torna al passo evangelico:
“è più facile che un cammello entri
nella cruna di un ago
che un ricco in Paradiso”.


Colpisce nel segno il Francescano
le anime si frantumano
per meglio sublimarsi, estasiarsi
saziarsi del calore mistico
che inonda la chiesa.


La messa finisce per andare in pace
ma è già ressa
per guadagnare l’uscio
il maligno
ha operato già mille pertugi
per drenare i cuori ipertesi d’amore.




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Racconto scritto il 20/08/2024 - 14:48
Da Francesco Scolaro
Letta n.388 volte.
Voto:
su 2 votanti


Commenti


Saggie riflessioni, anche viste con occhio lungimirante!!

Anna Cenni 21/08/2024 - 08:01

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