Il riflesso del farmaco si mescola al corpo, modellandolo in percorsi imprevedibili. Il reflusso, amplificato, diviene un compagno scomodo, un eco indesiderato di ciò che si prende per guarire. E poi l'ansia, silenziosa e presente, come un vento che muove le pagine di un libro, trasformandone il significato senza preavviso.
Ogni corpo danza al suo ritmo, unico e irripetibile rispondendo con contrasti e reazioni imprevedibili. Anni di convivenza con un'ombra farmacologica portano a effetti collaterali che si insinuano come intermezzi tra le giornate frammentate ma persistenti, un contrappunto che sembra destinato a durare.
E poi, il cambiamento: l'organo rimosso, sostituito. Una sostituzione che mai potrà essere completa un'illusione di integrazione, un segnale che il corpo, e la vita, sono in continua trasformazione.
Ogni parola nasce dall'esperienza e dalla trasformazione. Questo è un pensiero che esplora il viaggio complesso di chi convive con un equilibrio delicato tra corpo ed emozioni
Racconto scritto il 06/03/2025 - 18:47Letta n.481 volte.
Voto: | su 3 votanti |
Commenti
Grazie tante Maria Luisa, Francesco Scolaro e Anna. Buona settimana a voi 

MARIA ANGELA CAROSIA
10/03/2025 - 15:06 --------------------------------------
Una riflessione su corpo mente e anima, davvero bella!! Complimenti!!


Anna Cenni
07/03/2025 - 12:59 --------------------------------------
Ottima ricostruzione dell'impatto sul nostro corpo dei farmaci con i relativi effetti collaterali, con le ansie e le preoccupazioni derivanti. Brava Maria, complimenti, ciao


Francesco Scolaro
07/03/2025 - 10:18 --------------------------------------
Un racconto che si muove dentro problematiche dovute ai farmaci che se da una parte, pare guariscano, dall'altra portano ad altre problematiche, forse, più insidiose.


Maria Luisa Bandiera
07/03/2025 - 07:50 --------------------------------------
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