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L\'Ultima cena

L.ultima cena


Al far della sera ,
il sacro desco e 'pronto,
Il cor pesa al gran maestro
che sa e spera di non esser offeso.
Ma come colui che il mare
tormenta e non v'e sostegno
sa d' esser dalle onde oppresso,
Cosi' il santo figlio
conosce la mente e lo spirto
dell uomo e il perfido diniego.
Giuda attore rimira
con occhi infingardi,
gia sente l' oro sonar per istinti piu bassi.
Un ramo t 'attende spergiuro penitente,
via costa' dall 'ottima gente
Volti sconvolti all' ultima mensa,
tutti attorno alla divin guida
a cercar calor.
Qual in inverno il foco brilla,
Il verbo di Dio tutti li alleva ,
conforta,e' il tizzone
che il gelo del seno solleva.
inver il mite gruppo
gia soffre la nera catena.
Il pastor conduce
con perizia il branco al sicuro pascolar,
all 'erta sta il ringhioso lupo per la preda.
Cosi quei gustaron verita'e
l 'altezza divina or temon,
d' esser agnelli tra uomi e famiglia.
Erbe amare ,pane l'ultimo pasto ,
tremor li prende il sague si fa guasto.
Ora per ora scandiscon le fulgide
stelle la notte fatale il
vento si tace solo la brace guizza
nel foco allegro.
Odi?un.lamento si leva dalla terra
dalla selva che cantan in tristi.note
Il dipartir dalla carne e
dall'umana schiera.
Il ceco lume e' silente
dal colle a gerusalemme.
L' antica rocca di Salem trema
le sue pietre son di lacrime asperse.
Luna in ciel pallida luna
che rischiari nelle
tenebre al fioco lucernar
cio che ella nega.
Nel bosco del Getsemani
un uomo di tutta pieta'
glorioso ma in pena,
piange ma non dispera.
Si piega come giunco a ubbidir ,
per la sua ascesa.
Batte e batte il pagano bugiardo,
sui quattro legni di giudea.
Fratelli uniti nell' ultima culla,
del corpo sanguigno per grazia per fede,
eterni ceppi d' immenso amore
Si squarcia per rabbia
il velo del tempio da severa lampa,
caduco orgoglio del sacerdote memico
e fiero.
Or sta sul golgota il palo infisso,
nell 'umile terra, il sangue e' commisto.
Non un grido ne vendetta,
sol un gemito tra padre e figlio.
Dall' avello di pietra la luce libera
al ciel ritorna.
La salvica mano l' uomo ristora.
Un cor d 'angeli il principe accoglie
in grazia di Dio
e misericordia.


Corrado cioci




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Racconto scritto il 15/04/2025 - 08:37
Da corrado cioci
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