IL PESO DEL PRESENTE
Crescere non è correre. È restare in piedi mentre tutto vacilla.
I fratelli parlano di segnali positivi, ma i figli contano gli spiccioli.
Tra stipendi leggeri e pensioni superleggere, si sopravvive.
Intorno si spende, si ostenta. Dentro, si stringono i denti.
Ogni giorno è un equilibrio fragile, fatto di rinunce e silenzi.
Non servono promesse, ma rispetto. Non serve brillare, basta respirare.
Chi governa, invece, dimentica il valore della misura.
Parla di futuro, ma ignora il presente che traballa.
Eppure, c’è chi resiste.
Con dignità.
Perché a volte, restare in piedi, è già tutto ciò che si può dare.
I fratelli parlano di segnali positivi, ma i figli contano gli spiccioli.
Tra stipendi leggeri e pensioni superleggere, si sopravvive.
Intorno si spende, si ostenta. Dentro, si stringono i denti.
Ogni giorno è un equilibrio fragile, fatto di rinunce e silenzi.
Non servono promesse, ma rispetto. Non serve brillare, basta respirare.
Chi governa, invece, dimentica il valore della misura.
Parla di futuro, ma ignora il presente che traballa.
Eppure, c’è chi resiste.
Con dignità.
Perché a volte, restare in piedi, è già tutto ciò che si può dare.
Racconto scritto il 07/05/2025 - 21:56Letta n.311 volte.
Voto: | su 2 votanti |
Commenti
Verissimo! 

Domenico De Marenghi
09/05/2025 - 10:50 --------------------------------------
grazie Maria Luisa 

Carmine De Masi
08/05/2025 - 13:22 --------------------------------------
Una grande verità raccontata. 

Maria Luisa Bandiera
08/05/2025 - 07:25 --------------------------------------
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