Lei.. lei era bellissima... Non saprei descriverla come merita..... Non credo sia nemmeno possibile in realtà... Aveva degli occhi grandi.. di un colore profondo... era castana, riccia.. con un fisico minuto, che guardandola, ho preso le misure... riempirebbe perfettamente un mio abbraccio...
Si capiva dal suo sguardo che era spigliata.. allegra, capace di regalarti la felicità con un sorriso.. e in tutto questo era divinamente femminile...
Il suo viso... Dio il suo viso... lineamenti semplici e precisi.. come quando fai un disegno bellissimo senza mai fare cancellature... Era candida... dolcemente ingenua... eppure riusciva a mettermi una soggezione incredibile... al punto tale.. che non potevo fare altro che guardarla andare....
Ed ora giuro.... già mi pento di non averle chiesto almeno il nome... la cerco con lo sguardo.. ogni volta che torno li... su quel vagone del treno delle 18:17 che mi riporta tutti i giorni a casa.. Prima o poi tornerà... spero..
Vera, ho espresso il mio pensiero senza tanti giri di parole, schiettamente. Alla prossima Andrea, ci racconterai il seguito...
Paola Collura 24/09/2014 - 01:11
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Ciao, come Vera ha saputo cogliere, i puntini hanno un senso.
Vedo nei puntini il dubbio che ti assale quando pensi da fare qualcosa e poi ci ripensi, quando sei pronto ad affrontare le paure e poi ne cadi vittima ancora una volta.
I puntini mi danno il tempo necessario per far immaginare quello che scrivo tra una riga e l'altra, condividendo i miei dubbi le mie aspettative con chi legge.
Grazie Vera, i tuoi commenti mi fanno capire che esiste qualcuno capace di leggere quello che vuoi dire e non quello che scrivi.
Ps. oggi è una settimana esatta da quando l'ho incontrata, forse oggi sarò più fortunato.
Andrea Meis 23/09/2014 - 10:39
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RACCONTO scorrevole, piaciuto, ti auguro tu possa rincontrarla,dille quello che pensi forse eliminerei i puntini,un saluto ANDREA
genoveffa 2 frau 22/09/2014 - 23:37
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Paola, del racconto ho parlato con Andrea, ma c'è una cosa che hai colto tu e di cui voglio parlare con TE. Tu avrai oramai capito che io, per temperamento, non amo solo la dolcezza, ma anche la schiettezza e la forza che sgorghino proprio dal voler amare sul serio. Per questi motivi, a me non piace quando ci si parli solo con lodi , senza mai osare dire qualcosa che si giudichi invece giusta, doverosa, e anche necessaria per il vero bene di una persona...Ma allora bisogna decidere se far notare errori notevoli, oppure no, e se farlo in una sede separata, o pubblicamente...tutto questo trattandosi di un sito letterario. I molti puntini non sono considerati accettabili, è vero, ma io noto a volte errori veri e propri, soprattutto in fatto di voci verbali, sui quali nulla si dice. Penso sinceramente che una decisione su queste cose andrebbe presa. Ciò anche perché non manca chi faccia con sincerità critiche di altro genere...Io la schiettezza amichevole l'apprezzo, ma io, non tutti. Con
Vera Lezzi 22/09/2014 - 23:11
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E' un racconto che mi fa tenerezza: storia di un uomo che è rimasto incantato dinanzi ad un volto e ad un modo complessivo di essere di una donna, ma non è stato capace di chiederle la minima cosa...l'ha lasciata andare via, ed ora sa solo sperare continuamente d'incontrarla di nuovo. Forse i continui punti sospensivi sono proprio uno specchio fedele di questo stato d'animo. Ciao, Andrea. Vera
Vera Lezzi 22/09/2014 - 22:35
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Se è destino la incontrerai... te lo auguro. Piacevole lettura, ma a parer mio, ci sono troppi puntini di sospensione.
Paola Collura 22/09/2014 - 20:22
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