Non saprei descriverla come merita.....
Non credo sia nemmeno possibile in realtà...
Aveva degli occhi grandi.. di un colore profondo...
era castana, riccia..
con un fisico minuto, che guardandola, ho preso le misure... riempirebbe perfettamente un mio abbraccio...
Si capiva dal suo sguardo che era spigliata.. allegra, capace di regalarti la felicità con un sorriso..
e in tutto questo era divinamente femminile...
Il suo viso... Dio il suo viso... lineamenti semplici e precisi.. come quando fai un disegno bellissimo senza mai fare cancellature...
Era candida... dolcemente ingenua... eppure riusciva a mettermi una soggezione incredibile... al punto tale..
che non potevo fare altro che guardarla andare....
Ed ora giuro.... già mi pento di non averle chiesto almeno il nome...
la cerco con lo sguardo.. ogni volta che torno li... su quel vagone del treno delle 18:17 che mi riporta tutti i giorni a casa..
Prima o poi tornerà... spero..
A.A
Racconto scritto il 21/09/2014 - 18:15Voto: | su 5 votanti |
Alla prossima Andrea, ci racconterai il seguito...
Paola Collura
24/09/2014 - 01:11 come Vera ha saputo cogliere, i puntini hanno un senso.
Vedo nei puntini il dubbio che ti assale quando pensi da fare qualcosa e poi ci ripensi, quando sei pronto ad affrontare le paure e poi ne cadi vittima ancora una volta.
I puntini mi danno il tempo necessario per far immaginare quello che scrivo tra una riga e l'altra, condividendo i miei dubbi le mie aspettative con chi legge.
Grazie Vera, i tuoi commenti mi fanno capire che esiste qualcuno capace di leggere quello che vuoi dire e non quello che scrivi.
Ps. oggi è una settimana esatta da quando l'ho incontrata, forse oggi sarò più fortunato.
Andrea Meis
23/09/2014 - 10:39

genoveffa 2 frau
22/09/2014 - 23:37 
Vera Lezzi
22/09/2014 - 23:11
Ciao, Andrea. Vera
Vera Lezzi
22/09/2014 - 22:35 Piacevole lettura, ma a parer mio, ci sono troppi puntini di sospensione.
Paola Collura
22/09/2014 - 20:22



