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INCIPIT CON L'INGRESSO DEL PERSONAGGIO

Le istruzioni sono:

Nella storia entra questo personaggio:
"La porta si aprì. Lei entrò. L'abito nero del lutto conferiva alla sua figura un'ancor maggiore bellezza ....."
... prova a continuare inventando la storia, magari arricchendo la presentazione del personaggio.


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LA DONNA MISTERIOSA

Quel giorno è rimasto indelebile nella mia memoria, marchiato come un tatuaggio sulla pelle, si apre il sipario e i ricordi riaffiorano con un ritmo incessante.
Venerdì santo (già il giorno la dice lunga), il cielo sembra voler scaricare tutta la sua rabbia lanciano come dardi impazziti fulmini e saette, foriero di brutte notizie.
Il sinistro ululare di un'ambulanza mi provoca un tuffo al cuore, è sempre così, poi la telefonata di mia madre e la folle corsa in ospedale.
Lì in una stanzetta angusta ad aspettare notizie relative allo stato di salute di mio padre, gravemente compromesso.
Come in una scena di un film, la porta cingolando si apre ed entra lei, lei chi? Non chiedetemelo perchè non so chi realmente sia, fatto sta che entra,il viso inespressivo, solo l'accenno di un sorriso.
La guardo di sottecchi,l'abito nero le fascia quel corpo quasi perfetto conferendole una sorta di matura bellezza,
a vederla sembrerebbe appartenere ad un altro mondo.
I suoi occhi sembrano assenti, persi nel vuoto, ma, carichi di un certo magnetismo che mette a nudo anche l'anima.
La sua voce melodiosa sembra cantare anziché parlare, il sangue mi si gela quando con fare mellifluo mi prende la mano:"Non darti pena, tuo padre non soffre più".
Ad un certo punto tutto mi gira intorno, non sò più dove mi trovo,sembra di essre stata proiettata in un'altra dimensione, gli occhi si annebbiano mentre le lacrime scendono copiose.
Fuggo in preda ad una profonda prostrazione e cerco mia madre per avere noizie e per avere la conferma di essermi svegliata da un brutto sogno. Finalmente la trovo, mi basta guardarla per capire che quello che temevo era successo.
Rabbia unita ad un forte senso di impotenza, mi sento svuotata. Poi come in trance ripenso all'incontro con la donna misteriosa, chiedo in giro ma nessuno l'aveva vista.
Frutto della mia fantasia? Eppure tutto sembra essere stato così reale...
Quasi per magia la rabbia svanisce lasciando il posto a una piacevole sensazione di serenità, in fondo mio padre adesso non soffre più e mentalmente ringrazio la misteriosa donna.
Prendo in mano la situazione stringendo al cuore il viso di mia madre affranto e provato dall'immenso dolore, in fin dei conti che importanza ha sapere l'identità di quella donna, forse è stata partorita prorpio dalla mia fantasia per lenire la grave perdita.



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Scrittura creativa scritta il 07/03/2012 - 13:21
Da MARIA MADDALENA SCANNELLA
Letta n.1343 volte.
Voto:
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