INCIPIT
Le istruzioni sono:
Scrivi un racconto che inizi così:
D'accordo, ti racconterò la storia della mia vita, come tu desideri ....
D'accordo, ti racconterò la storia della mia vita, come tu desideri ....
~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
La mia vita
D'accordo, ti racconterò la storia della mia vita, come tu desideri...
Non è poi una grande storia....è solo la storia di una persona,che ha lottato per raggiungere dei risultati e che ha sempre VOLUTO, ben sapendo che i desideri non si avverano come nelle favole... i desideri si guadagnano e si conquistano.
Ero la terzultima di otto fratelli (sei femmine e due maschi), ma ero amata e viziata da tutti. La mia vita trascorreva felice tra disegni, recite,balli e favole. Le favole erano quelle raccontate dalla mia mamma, che aveva una spiccata fantasia e che sapeva meravigliare sempre noi bambini, con i suoi racconti. Tutto mi sembrava attorniato da una nuvola rosa, che rendeva dolce e delicato ogni momento della mia vita.
Mi affascinavano i libri e mi piaceva recitare. Ogni storia letta lasciava in me uno strascico fantastico, che durava nel tempo e nei miei sogni. "Il giardino incantato" era il libro che mi piaceva di più e sognavo sempre di rifugiarmi in un posto come quello descritto nel libro ed essee felice.
Mio padre mi portava in giro molto spesso:io recitavo le poesie ed i grandi mi donavano le caramelle, che dividevo con la mia sorellina preferita. Ma la vera passione era il disegno. Avevo sempre con me un album ed una matita e disegnavo Angeli serafici, con grandi ali e lunghi capelli.
Non mi annoiavo mai| Insomma, ero felice!
Un giorno, tornando da scuola, trovai i miei familiari, che mi attendevano fuori casa. Attorno a loro mille cianfrusaglie e mobili sparsi qua e là. La cosa era davvero strana! Cosa succedeva?
Mio padre era barricato in casa e ci intimava di andar via. Strinsi forte la mano della mia sorellina e rimanemmo a lungo abbracciate.
Mia madre non aveva più favole da raccontare...piangeva mestamente, accartocciata su sè stessa.
Tutto crollava, tutto il mio mondo assumeva contorni indefiniti, sconosciuti...
Poi mia madre ci strinse intorno a sè, richiamò la nostra attenzione e disse:
"Ce la faremo a vivere senza papà,;ognuno avrà delle responsabilità ed infine riusciremo a sorridere ancora..."
E negli occhi, nella mente, nel cuore, vive ancora in me l'immagine di quella donna altera, che seppe crescere da sola la sua nidiata e che inculcò in ognuno dei suoi piccoli, il senso dell'amore.
Vorrei somigliare a lei!
Non è poi una grande storia....è solo la storia di una persona,che ha lottato per raggiungere dei risultati e che ha sempre VOLUTO, ben sapendo che i desideri non si avverano come nelle favole... i desideri si guadagnano e si conquistano.
Ero la terzultima di otto fratelli (sei femmine e due maschi), ma ero amata e viziata da tutti. La mia vita trascorreva felice tra disegni, recite,balli e favole. Le favole erano quelle raccontate dalla mia mamma, che aveva una spiccata fantasia e che sapeva meravigliare sempre noi bambini, con i suoi racconti. Tutto mi sembrava attorniato da una nuvola rosa, che rendeva dolce e delicato ogni momento della mia vita.
Mi affascinavano i libri e mi piaceva recitare. Ogni storia letta lasciava in me uno strascico fantastico, che durava nel tempo e nei miei sogni. "Il giardino incantato" era il libro che mi piaceva di più e sognavo sempre di rifugiarmi in un posto come quello descritto nel libro ed essee felice.
Mio padre mi portava in giro molto spesso:io recitavo le poesie ed i grandi mi donavano le caramelle, che dividevo con la mia sorellina preferita. Ma la vera passione era il disegno. Avevo sempre con me un album ed una matita e disegnavo Angeli serafici, con grandi ali e lunghi capelli.
Non mi annoiavo mai| Insomma, ero felice!
Un giorno, tornando da scuola, trovai i miei familiari, che mi attendevano fuori casa. Attorno a loro mille cianfrusaglie e mobili sparsi qua e là. La cosa era davvero strana! Cosa succedeva?
Mio padre era barricato in casa e ci intimava di andar via. Strinsi forte la mano della mia sorellina e rimanemmo a lungo abbracciate.
Mia madre non aveva più favole da raccontare...piangeva mestamente, accartocciata su sè stessa.
Tutto crollava, tutto il mio mondo assumeva contorni indefiniti, sconosciuti...
Poi mia madre ci strinse intorno a sè, richiamò la nostra attenzione e disse:
"Ce la faremo a vivere senza papà,;ognuno avrà delle responsabilità ed infine riusciremo a sorridere ancora..."
E negli occhi, nella mente, nel cuore, vive ancora in me l'immagine di quella donna altera, che seppe crescere da sola la sua nidiata e che inculcò in ognuno dei suoi piccoli, il senso dell'amore.
Vorrei somigliare a lei!
Scrittura creativa scritta il 22/01/2017 - 14:33
Letta n.1153 volte.
Voto: | su 4 votanti |
Commenti
Un racconto delicato e di classe........un inchino alla tua grande mamma! 5*
Francesca B 25/01/2017 - 14:52
--------------------------------------
ciao Terry
un trauma, il tuo....
difficile da superare
difficile da accettare
ma sei stata brava, piuttosto che piangerti addosso, ne hai tratto un insegnamento.
dolcissimo racconto
un trauma, il tuo....
difficile da superare
difficile da accettare
ma sei stata brava, piuttosto che piangerti addosso, ne hai tratto un insegnamento.
dolcissimo racconto
laisa azzurra 23/01/2017 - 10:31
--------------------------------------
UN SOFFERTO ET COMMOVENTE RACCONTO FIRMATO LECITAMENTE. SENTITO SEGUITATO CHE MAI CADRA' NELL'OBLIO.
SERENA SETTIMANA TERESA.*****
SERENA SETTIMANA TERESA.*****
Rocco Michele LETTINI 23/01/2017 - 05:11
--------------------------------------
Purtroppo la mia autobiografia è vera. Si, ho sofferto la mancanza di un papà, ma ho apprezzato l'amore e la deduzione alla famiglia, di tutti gli altri componenti.Mia madre era coraggiosa e guerriera.Ha combattuto tanto!
Teresa Peluso 22/01/2017 - 18:46
--------------------------------------
Teresa un racconto emozionante che penso ti abbia segnato la vita.
antonio girardi 22/01/2017 - 18:23
--------------------------------------
una stupenda sofferenza personale che commuove ma tu sei forte e l'hai superata grazie anche a una mamma adorabile bella 5*
GIANCARLO LUPO POETA DELL'AMO 22/01/2017 - 16:00
--------------------------------------
Bello il racconto. Mi è piaciuto.*****. Soprattutto la parte finale.
Grazie per il commento che mi ha inviato riguardo la mia poesia il Padre nostro esiste. Lieta giornata,sig. Teresa
Grazie per il commento che mi ha inviato riguardo la mia poesia il Padre nostro esiste. Lieta giornata,sig. Teresa
Alberto Berrone 22/01/2017 - 15:45
--------------------------------------
Inserisci il tuo commento
Per inserire un commento e per VOTARE devi collegarti alla tua area privata.