Guardando... Descrivo...
Le istruzioni sono:
A volte scrivo una PAROLA, e la guardo fino a quando non comincia a splendere -Emily Dickinson
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Rosella
La sua casa sono i fiori tra le crepe della strada che porta alla cattedrale e le stelle che sbavano scie in cielo. E come televisione ha le risate dei bambini a cui gli piace pizzicare il naso.
Una sera ha visto le stelle cadenti rialzarsi, tranquillizzare le persone nella piazza e ritornare vicino alle nuvole. Tartaglia non ha detto niente, forse perché ha pensato che chiedere qualcosa a una stella che cade è da maleducati.
Una volta mi ha detto che le stelle cadenti sono le sigarette gettate dagli angeli per non farsi scoprire da Dio, ma io credo che lo dica perché raccoglie i mozziconi e li fuma come se niente fosse.
Un’altra volta Tartaglia mi ha detto, invece, che le stelle cadenti sono le lacrime di qualcuno che è rimasto solo e si asciuga gli occhi.
Chi è Tartaglia? È uno a cui piace raccontare storie, uno che suona la fisarmonica.
Ha il naso da clown e la lacrima di Pierrot sulla guancia. Canta, balla e tira a campare.
Qualche volta si diverte a fare il mimo e qualcuno gli regala ogni tanto dei vecchi vestiti.
Tartaglia vive così, e forse ormai gli sta bene… ma il broncio che ha stamattina la bambina con i codini lo fa sentire triste.
Potrei giurare che ho visto la sua lacrima di Pierrot appoggiarsi sulle due stelle cadenti che tengono legati i capelli di Rosi.
Una sera ha visto le stelle cadenti rialzarsi, tranquillizzare le persone nella piazza e ritornare vicino alle nuvole. Tartaglia non ha detto niente, forse perché ha pensato che chiedere qualcosa a una stella che cade è da maleducati.
Una volta mi ha detto che le stelle cadenti sono le sigarette gettate dagli angeli per non farsi scoprire da Dio, ma io credo che lo dica perché raccoglie i mozziconi e li fuma come se niente fosse.
Un’altra volta Tartaglia mi ha detto, invece, che le stelle cadenti sono le lacrime di qualcuno che è rimasto solo e si asciuga gli occhi.
Chi è Tartaglia? È uno a cui piace raccontare storie, uno che suona la fisarmonica.
Ha il naso da clown e la lacrima di Pierrot sulla guancia. Canta, balla e tira a campare.
Qualche volta si diverte a fare il mimo e qualcuno gli regala ogni tanto dei vecchi vestiti.
Tartaglia vive così, e forse ormai gli sta bene… ma il broncio che ha stamattina la bambina con i codini lo fa sentire triste.
Potrei giurare che ho visto la sua lacrima di Pierrot appoggiarsi sulle due stelle cadenti che tengono legati i capelli di Rosi.
Scrittura creativa scritta il 26/05/2023 - 17:52
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Voto: | su 2 votanti |
Commenti
Bravo una bella scrittura creativa carica di fantasia e bentornato anche da pate mia!
Maria Luisa Bandiera 27/05/2023 - 09:23
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Ops. eccezionale .sorry.
Anna Cenni 26/05/2023 - 18:35
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Bentornato!! Evviva!! Mi mancavano i tuoi scritti!!
Qui sei eccezzionale, di una delicatezza unica e le immagini son da sogno.
Come parli di Tartaglia.. mi fai venire in mente un film di Fellini dove la Masina era un clown. Un film stupendo, come le stelle che tu guardi nel cielo!! Complimenti davvero!! Bravissimo!
Qui sei eccezzionale, di una delicatezza unica e le immagini son da sogno.
Come parli di Tartaglia.. mi fai venire in mente un film di Fellini dove la Masina era un clown. Un film stupendo, come le stelle che tu guardi nel cielo!! Complimenti davvero!! Bravissimo!
Anna Cenni 26/05/2023 - 18:32
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