La cassa del violino è l’anima del lettore
Citò Poe il correttore di bozze, al poggiolo sulla strada e la strada lo schernì nella risata divertita tra i lunghi capelli biondi di due adolescenti.
Sul tavolo dietro sé, Marginalia con i commenti a bordo pagina dell’autore bostoniano.
Accanto, un testo da correggere che gli era stato recapitato tramite posta come da consuetudine.
Era quello il suo lavoro. Questa volta si trattava di una canzone.
Enormi lune fuori sorgevano e tramontavano ancora e ancora in ogni istante della notte inquiete, in un mutare incessante come nella Terra di fate di Edgar Allan Poe.
E spegnevano la luce delle stelle col sospiro del loro volto pallido. Poi venne mezzanotte…
Doveva sbrigarsi, la consegna era per l’indomani. L’indomani, già il 12 ottobre. Sarebbe stato anche il compleanno di suo figlio.
Si parlava di un fiore nascosto, così diceva il testo, e ancora di occhi e sogni.
Sorrise per il seguito… potrebbe trovare posto sul biglietto per mio figlio, per gli auguri sembrò pensare.
Al poggiolo una luna più sottile s’adagiò sulle cose che dormono come sulle ali dei fantasmi di Poe e sul sonno in ogni casa.
Accarezzò come fosse un archetto quella parte di canzone ancora da correggere sussurrandola alla strada, come se potesse recapitarla alle palpebre chiuse di suo figlio
Sai la mia vita è soltanto un insieme di sogni / e tu sei l'unica parte reale
E ti ho portato due fiori, / uno sono io e l'altro sei tu
ma la strada sotto i passi di due adolescenti gliele ricondusse indietro schernendolo, nelle fresche risa taglienti di lunghi capelli biondi.
-Poesia Senza Veli del cantautore romano Niccolò Moriconi, conosciuto come Ultimo, è una ballata tra pop e rap eseguita con fiati, pianoforte e archi. Il titolo è un pensiero di Stendhal
(L'anima dell'archetto)
in calce: buon compleanno Nicolò
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